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Medici di base inglesi consigliano la sigaretta elettronica

La comunità medica e scientifica britannica si conferma ancora una volta la più aperta nei confronti della sigaretta elettronica.

I medici di base riconoscono che i vaporizzatori elettronici di nicotina offrono un mezzo di vasta portata e a basso costo per contrastare il fumo e devono assistere attivamente i pazienti che vogliono smettere di fumare con l’aiuto della sigaretta elettronica”. Con queste parole anche il Royal College of General Practitioners, l’associazione inglese dei medici di base, si allinea alle posizioni già espresse da Public Health England e dal Royal College of Physicians, che in passato si erano schierati a favore dell’utilizzo dell’ecigarette come terapia di riduzione dei danni del tabagismo. Nel documento pubblicato sul sito dell’associazione, l’autore Richard Roope, che fa parte del Collegio e di Cancer Research Uk, ricorda che nel Regno Unito il fumo è responsabile di circa 100mila morti all’anno. In particolare al tabagismo sono imputabili il 27% delle morti per cancro, il 35% di quelle dovute a malattie respiratorie, e il 13% di quelle conseguenti a disturbi circolatori.
medici oxfordE per combattere questo nemico, i medici di base inglesi devono allearsi con la sigaretta elettronica. Roope entra nel merito delle perplessità che accompagnano lo strumento, ricordando che il tabacco combusto contiene più di 7mila sostanze chimiche (settanta delle quali cancerogene) mentre l’ecig ne contiene solo 42. L’autore sgombra il campo anche sul cosiddetto gateway effect: “Gli utilizzatori costanti sono solo ex fumatori e il numero di giovani che fumano è sceso dal 13% del 1996 al 3% del 2014”. Roope ricorda che le sigarette elettroniche sono del 95% meno dannose di quelle di tabacco, che già nel 2013 erano diventate il più utilizzato strumento per smettere di fumare e ammonisce: “Servono ulteriori ricerche e si stanno facendo. Ma non bisogna rinviare i benefici di questo strumento per contrastare il tabagismo fino alla pubblicazione di queste ricerche”.
I medici di base britannici, dunque, sono sollecitati ad agire subito, senza indugi. Si chiede loro di assistere i loro pazienti nell’utilizzo della sigaretta elettronica e addirittura di “consigliarne e sostenerne l’uso quando un paziente che vuole smettere di fumare non ha avuto successo con altri metodi”. Insomma, la comunità medica e scientifica britannica si conferma ancora una volta la più aperta verso la sigaretta elettronica. Speriamo che faccia scuola.

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