© Sigmagazine, rivista d'informazione specializzata e destinata ai professionisti del commercio delle sigarette elettroniche e dei liquidi di ricarica - Best edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - P. Iva 14153851002 - Direttore responsabile: Stefano Caliciuri - Redazione: viale Angelico 78, Roma - Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Roma al numero 234/2015 - Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017
di Stefano Caliciuri
Trasparenza, dialogo, collaborazione. Tre parole che sintetizzano le priorità di Luigi Bonacina, neo presidente di Anide, associazione dei negozianti del vaping. E sin dalla modalità di convocazione e di gestione della prima assemblea generale si capisce che le sue non solo soltanto parole: ordine del giorno pubblico e diretta streaming dei lavori. L’appuntamento è per venerdì 16 dicembre. I cinquantasei associati dovranno decidere a suon di votazioni responsabilità e linee guida del prossimo triennio associativo. Tra le novità che segneranno il nuovo corso di Anide: il decentramento dei poteri delegati a più associati; la nomina di un delegato ai rapporti con le associazioni estere; la formalizzazione di un rapporto di consulenza legale; la promozione dell’attività associativa attraverso strumenti gestiti da professionisti della comunicazione. Ma soprattutto la scelta di entrare a far parte di una associazione nazionale già strutturata, per essere così riconosciuti formalmente anche ai tavoli istituzionali e poter entrare direttamente nei dibattiti inerenti le criticità del settore.
Luigi Bonacina, 51 anni, milanese, vuole dunque dare un colpo di spugna al passato e ridisegnare governance e strategie. Nata nel periodo più buio del settore, ad Anide va riconosciuto il merito di esser stata tra i primi esperimenti (riusciti) di aggregazione associativa del vaping. Perduti lustro e consensi con la nascita di Fiesel, ora l’associazione si ritrova nuovamente da sola a gestire gli interessi della categoria. Facendo esperienza del passato, rispetto ai predecessori Bonacina ha il grande vantaggio di conoscere sin da subito quali rami sono da tagliare e quali invece i germogli da curare. Pianificare cioè le politiche associative con metodo e lungimiranza senza lasciarsi trasportare dall’improvvisazione creativa dettata dall’emergenza e senza ancorarsi su pozizioni di rottura anziché di proposta.
“Ho dato un segnale chiaro – commenta Bonacina – la mia presidenza sarà all’insegna della trasparenza e del confronto quanto più possibile aperto e alla luce del sole. Credo che soltanto così potremo confrontarci, tutti su tutto, in maniera costruttiva, ottenendo rispetto e dimostrando credibilità”. L’obiettivo dichiarato è creare un nocciolo duro di 300 associati così da poter essere rappresentanti formali e autorevoli degli interessi comuni dei rivenditori specializzati in sigarette elettroniche.