Testata giornalistica destinata agli operatori del settore delle sigarette elettroniche - Registrazione Tribunale di Roma: 234/2015; Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017 - Best Edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - Partita Iva 14153851002

Gateway effect smentito dai numeri: l’ecig non spinge al fumo

Il vaping de-normalizza il fumo, lo relega definitivamente al passato e l’unico effetto passerella indotto dalla sigaretta elettronica è quello verso la fine della schiavitù del tabagismo.

di Barbara Mennitti

A pochi giorni dall’allarme lanciato negli Stati Uniti dal Surgeon General su sigarette elettroniche e giovani, arrivano i risultati del sondaggio annuale Monitoring the Future condotto dal National Institute of Health a gettare una luce del tutto diversa sui reali rischi connessi al vaping per il mondo giovanile. A uscirne con le ossa rotte, in particolare, è il famosissimo gateway effect, o effetto passerella, brandito come una spada da tutti coloro che ritengono che il vaping sia l’anticamera del fumo e non il contrario. Una teoria talmente bislacca da aver meritato la citazione nel Premio Scienza spazzatura e che oggi viene smentita dai numeri.
Infatti, secondo il sondaggio di NIH fra il 2015 e il 2016 il tasso dei fumatori degli studenti fra la terza media e la seconda superiore ha toccato il livello più basso mai registrato, scendendo rispettivamente dal 3,6 al 2,6 per cento e dal 6,3 al 4,9 per cento. Le cose non cambiano se si sale un po’ con l’età, visto che fra il 2013 e il 2016 gli studenti fumatori dell’ultimo anno di scuola superiore sono passati dal 16,3 al 10,5 per cento. E questo, ricordiamo è accaduto proprio nel periodo di massima diffusione della sigaretta elettronica fra adolescenti e giovani. Anche l’uso dell’ecig è in flessione: la utilizzano il 12,4 per cento degli studenti più anziani della scuola superiore, paragonati al 16,2 dell’anno scorso. E di questi solo il 24,9 per cento ha dichiarato di aver usato l’ultima volta un liquido contenente nicotina, mentre la stragrande maggioranza, il 62,8 per cento, ha svapato “solo aromi”.
Con buona pace di tutte le Cassandre che per anni si sono stracciate le vesti sostenendo che la sigaretta elettronica ri-normalizzava il fumo, lo rendeva socialmente accettabile e avrebbe creato una generazione di accaniti fumatori. Da questi dati, se ancora ce ne fosse bisogno, emerge esattamente il contrario. Il vaping de-normalizza il fumo, lo relega definitivamente al passato e l’unico effetto passerella indotto dalla sigaretta elettronica è quello verso la fine della schiavitù del tabagismo. Come da tempo afferma la parte più aperta della comunità scientifica e dei professionisti sanitari e come possono testimoniare milioni di vapers finalmente liberi dal vizio letale del tabagismo.

generale_474x126_sigmagazine

Articoli correlati