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Sigaretta elettronica, anno nuovo, regole nuove: cosa cambia con la Tpd

A pochi mesi dall'entrata in vigore della Tpd definitiva le aziende devono mettersi in regola mentre i negozianti hanno ancora tempo. I consumatori vedranno cambiare le loro abitudini non prima di giugno.

Un vecchio adagio recita “Anno nuovo, vita nuova”. Per il settore del fumo elettronico mai frase più azzeccata. Il 2017 sarà un anno particolare, ricco di novità sul fronte normativo.
A maggio entrerà in vigore la versione definitiva della Direttiva europea sui tabacchi, la cosiddetta Tpd. I consumatori abituati a boccioni di liquido da 100 millilitri o bottiglie di base nicotinizzata da un litro dovranno fare i conti con le nuove regole. Tutti i liquidi con nicotina potranno essere confezionati e venduti in flaconi non superiori ai 10 millilitri. Nessun cambiamento invece per le basi senza nicotina e gli aromi. Sarà dunque un po’ più scomodo prepararsi i liquidi in casa dovendo acquistare quantità di basi con nicotina dalle dimensioni ridotte.
notifica-bandzLe aziende, invece, sono già alle prese con la Tpd che prevede la notifica di tutti i prodotti immessi in commercio. Molte aziende sono già in regola (nella foto l’attestato rilasciato alla Bandz, ndr), altre stanno provvedendo, altre ancora decideranno di ritirarsi dal mercato. La selezione sarà visibile da maggio quando non saranno più ammesse deroghe alle norme. I liquidi con nicotina prodotti al di fuori dell’Unione europea dovranno essere notificati dall’importatore. I negozianti possono continuare a vendere i liquidi non conformi sino al 19 maggio 2017, purché siano stati prodotti prima del 20 novembre 2016. Tutto ciò che invece è stato immesso sul mercato dal 21 novembre 2016 (fa fede il lotto di produzione in etichetta) dovrà essere in regola con la Tpd. Le aziende, in segno di trasparenza, possono divulgare l’avvenuta notifica attraverso il loro sito internet ma non sono obbligate.
ecigSolo il tempo dirà se queste norme avranno avuto l’effetto sperato di far pulizia in un settore ancora troppo “disordinato”. Rimane invece in piedi l’incognita fiscale. Il governo non pare intenzionato a metter mano alla tassa sui liquidi con nicotina, dando di fatto il via libera ad Aams di avviare procedure di controllo ed infrazione. Nonostante una sentenza della Corte costituzionale che ha evidenziato l’illegittimità di tutte le tasse sino ad ora introdotte. E si attende l’ultima sentenza, quella relativa la tassa attuale.
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