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di Stefano Caliciuri
Una volta si chiamava “il sogno americano”. La voglia cioè di trasferirsi negli Usa per veder realizzate e premiate le proprie capacità. Ma quale è la città ideale per un vaper in caso di trasferimento, o anche solo per una semplice vacanza? E’ Virginia Beach, nello stato della Virginia, costa est degli Usa. La ricerca è stata condotta dalla società R Street Policy Study, specializzata nelle indagini di gradimento urbane su larga scala.
Gli indicatori presi in considerazione non si limitavano ad analizzare il contesto in cui è inserita la città (clima, servizi, criminalità) ma anche le peculiarità del mercato del vaping. Tasse, divieti, numero di negozi sono stati la discriminante decisiva per proiettare Virginia Beach in cima all’indice di gradimento. Basti pensare che la città autonoma dello Stato della Virginia già da sei anni, grazie ad una sentenza della Corte suprema nazionale, ha separato la normativa sui tabacchi da quella sul vapore.
Sulla scala massima di 100 punti, Virginia Beach ha capitalizzato ben 97 punti. L’en plein è stato mancato a causa di una leggera penalità dal punto di vista ambientale.
Per contro, la città statunitense peggiore dove un vaper potrebbe vivere, quella cioé in cui il vaping è visto – nel vero senso della parola – come fumo negli occhi, è Boston che ha raggiunto un punteggio di 55 centesimi.