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di Barbara Mennitti
Il mercato degli eliquids indiano è destinato a registrare una notevole crescita in questi anni. Lo afferma un report della società Research and Market che ha preso in esame le prospettive nel vaping nel grande continente indiano, disegnando un futuro abbastanza roseo per il settore. Sebbene, infatti, la politica non sia esattamente benevola nei confronti della sigaretta elettronica, che è addirittura vietata in quattro Stati, il prodotto desta grande interesse e curiosità da parte del pubblico e, in particolare, dei fumatori.
Lo rivelava qualche mese fa un sondaggio condotto dalla organizzazione non-profit Factasia, dal quale emergeva che ben il 69% dei fumatori indiani avrebbe preso in considerazione l’eventualità di passare alle ecigarette se fossero state “legali, conformi agli standard di qualità e sicurezza e facilmente disponibili”. Un ulteriore 36% riteneva, poi, che lo Stato avrebbe dovuto incentivarne l’uso, invece di ostacolarlo.
E sono proprio i fumatori di età compresa fra i 24 e i 45 anni che, secondo Research and Market, porteranno il mercato del vaping indiano a registrare un tasso annuale di crescita composto (CAGR) del 54,1% nel periodo compreso fra il 2016 e il 2022. “L’aumento della popolazione giovane – si legge nel rapporto – il mutare dello stile di vita dei consumatori, il cambiamento delle esigenze e delle abitudini di spesa guidano la richiesta di eliquids in India”. Un mercato, quello dei liquidi, che secondo le stime della società dovrebbe raggiungere i 1095,3 milioni di dollari nel 2022. Governo permettendo, naturalmente.