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Sigaretta elettronica, niente di nuovo sul fronte europeo

Intervistato da un giornale tedesco, il commissario europeo alla salute Vytenis Andriukaitis non si smuove dalle sue posizioni. "Sono contrario a promuovere la sigaretta elettronica come una nuova cosa cool per i giovani. È semplicemente inaccettabile".

Non si smuove Vytenis Andriukaitis. Non le numerose ricerche né i molteplici studi degli ultimi mesi sono riusciti, se non a far cambiare opinione, almeno instillare il dubbio nelle certezze del Commissario per la salute dell’Unione Europea. Sulla sigaretta elettronica, il medico lituano rimane fermo alle posizioni espresse quasi un anno fa e peraltro ribadite lo scorso dicembre in risposta ad un’interrogazione dell’europarlamentare francese Mélin che chiedeva di riconsiderare l’inclusione dell’ecig nella Direttiva sui prodotti del tabacco.
Stavolta Andriukaitis si esprime dalle colonne del sito tedesco EurActiv. Il media specializzato in questioni europee sollecita il commissario sulle politiche di apertura e sostegno del vaping adottate dalle istituzioni sanitarie britanniche, primo fra tutte il Royal College of Physicians. “Sono contrario a promuovere la sigaretta elettronica come una nuova cosa cool per i giovani. È semplicemente inaccettabile”. E, aggiungiamo noi, non è certamente lo scopo di Public Health England, che si preoccupa piuttosto di dare un’alternativa efficace ai fumatori. “È nostro compito – continua il commissario – assicurare che i minori non inizino a fumare e farò tutto quello che è in mio potere per far passare questo messaggio”. Poi ribadisce che i prodotti del vaping devono essere trattati come quelli del tabacco: “Nel diritto europeo abbiamo previsto delle norme di sicurezza specifiche per le sigarette elettroniche. Devono contenere delle avvertenze. Se sono vendute per aiutare nella disassuefazione dal tabacco, questo deve essere fatto in modo ordinata e il loro consumo deve essere seguito da uno specialista”. Niente di nuovo sul fronte europeo, purtroppo.

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