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di Stefano Caliciuri
Una sigaretta elettronica progettata e pensata per i detenuti nelle carceri. Il progetto pilota durerà sei mesi e vedrà come protagonista l’Isola di Man, piccolo territorio circondato dal mar d’Irlanda.
La decisione del ministro agli interni Bill Malarkey è dovuta per porre un freno ai casi di ustione all’interno delle celle. I detenuti, non potendo fumare le sigarette, sino ad ora avevano provveduto ad escogitare sistemi alternativi, come ad esempio bruciare e fumare le bucce secche di banana o le bustine di the. Più di 800 ustioni negli ultimi anni sono state dovute proprio a questi sistemi artigianali.
Per sei mesi, quindi, nel carcere dell’isola del nord Europa si potrà utilizzare una sigaretta elettronica pensata appositamente per i detenuti. Totalmente usa e getta, E-burn è utilizzabile esclusivamente all’interno delle celle e negli spazi condivisi all’interno della struttura detentiva. Annunciando il progetto, il ministro ha dichiarato che è stato convinto dalle “prove fornite dai medici” sulla riduzione del danno e sulla non tossicità dei vapori passivi. La sigaretta elettronica è completamente sigillata e non può essere ricaricata.