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Vapitaly 2017, cronaca di un successo annunciato

Con 23.528 ingressi la fiera italiana della sigaretta elettronica balza in cima alla classifica europea. Resoconto di tre giorni di incontri commerciali, spettacoli, convegni e approfondimento politico-normativo.

La fiera della sigaretta elettronica più visitata d’Europa parla italiano. Da sabato 20 a lunedì 22 maggio oltre 23mila persone hanno varcato la soglia d’ingresso di Vapitaly, la creatura ideata e plasmata da Mosè Giacomello per garantire anche nel Belpaese un momento di incontro per gli attori della filiera e un momento di aggregazione per i consumatori.
A diciotto mesi dalla prima edizione, la fiera ha quadruplicato visitatori, espositori e area espositiva. Quest’anno le aziende estere hanno superato quelle nostrane: sei su dieci non erano italiane. Per la prima volta, inoltre, le aziende cinesi hanno scelto di essere presenti con i propri stand. Sedici le attività provenienti dal Paese del Dragone: non solo liquidi e hardware, ma anche servizi complementari. Numeri che pongono Vapitaly in testa alla classifica europea delle fiere di settore.
Nonostante la massiccia affluenza, l’ampiezza dei due padiglioni e dei corridoi di sfogo hanno consentito a tutti di poter visitare gli stand senza intralci.
L’allarmismo preventivo sulla giornata del sabato, ultimo giorno consentito per smaltire i prodotti non a norma Tpd, non ha trovato giustificazione: gli espositori non hanno approfittato della situazione per svendere o svuotare i magazzini. L’occasione è stata propizia per affinare il loro business, certamente con scontistiche pensate per la fiera ma non dando vita una gara al ribasso. Nella giornata di domenica alcuni espositori sono stati sanzionati dalla Guardia di Finanza per non aver emesso gli scontrini fiscali: un piccolo neo che in ogni caso non va a scalfire il grande successo della manifestazione e che prescinde dalla responsabilità degli organizzatori.
Il format di Vapitaly consente l’accesso ai padiglioni sia ai consumatori che agli operatori di settore. A questi ultimi, però, è riservata un’intera giornata in modo che possano relazionarsi con gli espositori in tutta tranquillità. Il palco è stato il fulcro attorno al quale hanno ruotato lo spettacolo e gli appuntamenti collaterali. Utilizzato dalle aziende per lanciare gadget e promuovere la propria attività, è stato anche protagonista di importanti e unici momenti di approfondimento politico-normativo. Youtuber, politici, avocati, medici: figure diversissime che hanno però analizzato dal loro punto di vista il mondo del vaping. Vapitaly si conferma ancora una volta come unico appuntamento annuale di confronto e di informazione di servizio, dove gli operatori possono avere risposta a quelle domande che per il resto dell’anno rimangono sospese.
Di particolare prestigio la presenza sul palco di Dario De Blasi e Alberto Gava, gli avvocati che sin dal 2013 seguono – con successo – tutte le vicende giudiziarie legate al vaping. Mentre il primo ha illustrato i contenuti dell’articolo 21 della Direttiva europea sul tabacco, ragionando a voce alta dei limiti e delle opportunità seppur regolamentate, il secondo si è soffermato soltanto sul comma normativo riguardante la pubblicità. “Le traduzioni letterali si prestano a svariate interpretazioni – ha commentato Gava – e purtroppo la Tpd è stata tradotta letteralmente dall’inglese e dal francese. Ma anche nella lingua originale vi sono alcuni vuoti: sarà la giurisprudenza a definire i limiti“. Nel corso dell’incontro l’avvocato Gava ha annunciato un importante successo giudiziario riguardante i ricorsi intrapresi da alcune aziende circa la tassazione. “Abbiamo segnato un punto a nostro favore – ha spiegato – Bisogna attendere le motivazioni per capirne la ratio ma in ogni caso è un importante precedente che non potrà non avere ripercussioni a cascata su tutti gli altri ricorsi“.
Neppure la politica si è sottratta al confronto. Se quello del sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova è stato un ritorno, per il senatore Giampiero Dalla Zuanna la partecipazione alla kermesse è stata una prima volta. “La nuova normativa – ha detto il sottosegretario Della Vedova – apre a un mercato europeo, il che pone almeno due questioni: lavorare affinché un settore emergente non venga penalizzato e impegnarsi perché le aziende possano operare in un mercato ampliato. Però, per confrontarsi e per spingere lo Stato a promuovere politiche fiscali non penalizzanti, il settore deve comunicare e fornire un proprio profilo chiaro: fatturati delle aziende e del comparto, numero di occupati, prospettive di crescita e investimenti in ricerca e sviluppo. Con questi dati alla mano, il legislatore può avere un quadro chiaro della realtà e decidere di conseguenza”. Il senatore Dalla Zuanna ha ribadito l’importanza di coinvolgere e informare sul tema. “Manifestazioni come Vapitaly sono importanti – ha detto Dalla Zuanna – perché permettono di toccare con mano il fenomeno e il coinvolgimento da parte dei giovani. Per quanto riguarda la definizione dei dati del settore, invito il comparto a interloquire direttamente con l’Istat perché possano essere raccolti dati accreditati. Il dibattito in Parlamento sul tema è ancora all’inizio”. Il professor Riccardo Polosa ha invece auspicato che la politica – e in particolare il governo – possa ben presto avere un occhio di riguardo nei confronti di uno strumento di riduzione del danno che in pochi anni ha già dato ottimi riscontri e risultati. “Occorre il confronto – ha spiegato – ma soprattutto disponibilità al dialogo e nessun pregiudizio“.
Polemica e qualche momento di tensione all’annuncio della presenza in fiera dell’onorevole Alberto Giorgetti. Alla fine il deputato veronese ha scelto di non entrare nel padiglione, ma ha mandato un contributo telefonico che è stato trasmesso durante il convegno del lunedì. “Onde evitare spiacevoli inconvenienti che avrebbero potuto vanificare il grande lavoro dell’organizzazione ed il conseguente buon esito della manifestazione – ha spiegato Giorgetti – ho preferito non varcare la soglia d’ingresso. Spero che in futuro possa esserci un momento di dialogo e confronto diretto senza pregiudizi. Da parte mia c’è ampia disponibilità di collaborazione“.
Molto partecipato anche il momento di confronto tra social influencer, coloro cioè che utilizzano la rete per diffondere la cultura del vaping attraverso test di prodotti, opinioni personali o semplici contributi di colore. Smessi i panni di personaggi noti, si sono presentati come persone: Daniele Zingaretti, Matteo Gallegati, Luigi Furlotti, Federica Gentile. Anche in questo caso le polemiche della vigilia non hanno avuto seguito: ognuno di loro ha espresso i propri pensieri, ha descritto la propria quotidianità, affrontando con serietà e garbo una platea particolarmente attenta e incuriosita.
È un risultato importante – ha commentato a conclusione della fiera Mosè Giacomello, presidente di Vapitaly – dopo soli 18 mesi ci siamo attestati come la fiera di settore più visitata d’Europa. Una grande soddisfazione che voglio condividere con tutti i miei collaboratori, perché siamo la dimostrazione che quando si lavora guardando tutti nella stessa direzione i risultati non possono non arrivare. Un ringraziamento particolare va poi a tutti gli espositori che continuano a credere nelle opportunità di Vapitaly e, naturalmente, alle decine di migliaia di visitatori che per tre giorni hanno invaso la città di Verona e il suo quartiere fieristico“.

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