Testata giornalistica destinata agli operatori del settore delle sigarette elettroniche - Registrazione Tribunale di Roma: 234/2015; Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017 - Best Edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - Partita Iva 14153851002

Web influencer, Antitrust: “Obbligo di rivelare compensi in denaro o merce”

Giro di vite all'insegna della trasparenza e del rispetto per i consumatori: chi percepisce denaro o merce in cambio di foto o recensioni dovrà evidenziarlo nel post o nel video.

Come avevamo anticipato tempo fa, il Garante della concorrenza e dei Consumatori prende una netta posizione contro i cosiddetti social influencer, le star del web che con un loro post o una loro fotografia possono indirizzare il consumo e gli acquisti dei fan.
L’Antitrust ha provveduto ad inoltrare, in prima battuta in via amichele, una segnalazione formale con cui spinge i social influencer a rispettare il Codice del Consumo che vieta forme di pubblicità occulte. D’ora in avanti tutti coloro che ricevono denaro o merce in cambio di una fotografia o di una recensione, saranno obbligati a segnalarlo direttamente sul post. Nel pieno rispetto verso il consumatore.
Il Garante ha anche precisato che in caso di prodotti regalati oppure di contratti pubblicitari in essere dovranno essere utilizzati degli hastag di preavviso in cui sia evidente senza dare adito a dubbi il fine commerciale del messaggio. Le parole suggerite sono: sponsorizzazione, spot, pubblicità, inserzione a pagamento, advertising, prodotto fornito da.  “L’influencer marketing – spiegano dalla sede dell’Autorità – consiste nella diffusione su blog, vlog e social network (come Facebook, Instagram, Twitter, Youtube, Snapchat, Myspace) di foto, video e commenti da parte di “bloggers” e “influencers” (ovvero di personaggi di riferimento del mondo, con un numero elevato di followers), che mostrano sostegno o approvazione (endorsement) per determinati brand, generando un effetto pubblicitario, ma senza palesare in modo chiaro e inequivocabile ai consumatori la finalità pubblicitaria della comunicazione“. Anche il mondo del vaping sul web vive di recensioni e fotografie più o meno sponsorizzate. Nel nome della trasparenza tutto questo sarà destinato a cambiare: chi non osserva queste disposizioni sarà sottoposto a giudizio (e sanzione) da parte dell’Antitrust per “pubblicità occulta”.

Articoli correlati