Testata giornalistica destinata agli operatori del settore delle sigarette elettroniche - Registrazione Tribunale di Roma: 234/2015; Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017 - Best Edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - Partita Iva 14153851002

Psichiatria, sigaretta elettronica porta vantaggi sui pazienti fumatori

David Castle: "La letteratura scientifica dimostra che il rischio di tumore è molto ridotto. Qui stiamo parlando di nicotina rilasciata sotto forma di vapore, una cosa molto diversa".

È il Royal Australian and New Zealand College of Psychiatrists a intervenire nel dibattito in corso in Australia sull’opportunità di abolire il divieto di vendita di liquidi per sigarette elettronica contenenti nicotina. In un documento presentato al governo federale, i medici psichiatri chiedono al governo di permettere la circolazione di uno strumento dal quale i loro pazienti – molti dei quali forti fumatori – potrebbero trarre “vantaggi importanti“.
Il tabagismo è una vera e propria emergenza fra i pazienti psichiatrici. Gli studi documentano, infatti, che il 70 per cento delle persone affette da schizofrenia e il 61 per cento di quelle con disturbo bipolare fuma, a fronte di un ben inferiore 16 per cento fra le persone senza problemi di salute mentale. Un dato che si traduce in un’aspettativa di vita per questa categoria di pazienti di 20 anni inferiore a quella del resto della popolazione.
Ma – si legge nel documento presentato al governo – “le sigarette elettroniche rappresentano una via più sicura per somministrare la nicotina a chi non riesce a smettere di fumare, minimizzando così i danni correlati al fumo e riducendo alcune delle disparità sanitarie“. Per questo il Collegio degli psichiatri “sostiene un approccio prudente che tenga conto dei notevoli benefici sanitari che questi prodotti presentano“.
È uno strappo importante, perché è la prima volta che un collegio di medici specialisti rompe le fila del consesso medico australiano, in gran parte favorevole al mantenimento del divieto (ma con importanti voci fuori dal coro). Ma, secondo quanto dichiarato dal professore David Castle, membro del collegio degli psichiatri, al quotidiano The Sydney Morning Herald, è per una giusta causa. “La letteratura scientifica – ha detto – dimostra che il rischio di tumore è molto ridotto, perché esso, in realtà, cresce a causa degli idrocarburi aromatici e delle altre sostanze della carta e del tabacco. Qui stiamo parlando di nicotina rilasciata sotto forma di vapore, una cosa molto diversa“.
E per questo chiede che le sigarette elettroniche contenenti nicotina siano legali e facilmente disponibili. Per tutti, ma soprattutto per i pazienti psichiatrici.

 

Articoli correlati