L'attualità quotidiana sulla sigaretta elettronica

Anche Wrigley ricorre in Tribunale a tutela dei propri marchi

I produttori delle celebri gomme da masticare hanno denunciato l'azienda Chi-Town Vapers per violazione di marchio registrato: i liquidi riproducono le confezioni Doublemint e Juicy Fruit.

di Barbara Mennitti

Questa volta è la Wrigley, nota azienda ameicana di chewing gum, a scendere in campo contro il plagio dei suoi prodotti da parte di produttori di liquidi per sigarette elettroniche. L’azienda di Chicago di proprietà della Mars ha infatti intentato azione legale contro Chi-Town Vapers, accusandola di violazione di marchio registrato per aver commercializzato liquidi tramite immagini che richiamano fortemente le gomme Doublemint e Juicy Fruit prodotte da Wrigley.
Sulla somiglianza non c’è molto da discutere: le immagini degli eliquids riprendono colori ed elementi grafici che caratterizzano i pacchetti delle gomme, molto diffuse negli Stati Uniti. Le denominazioni, invece, ricorrono ad accorgimenti che abbiamo tristemente visto utilizzare più volte: i liquidi si chiamano Dbl Mint invece di Doublemint e Joosy Fruit invece di Juicy Fruit. Non sarà facile per Chi-Town Vapers sostenere in tribunale che tutta questa somiglianza sia casuale e non frutto di un preciso intento.
Prima di arrivare alle vie legali Wrigley aveva tentato strade più amichevoli. Nel luglio del 2014 l’azienda scrisse a Chi-Town Vapers, facendo presente che i marchi utilizzati per commercializzare alcuni prodotti erano di proprietà di Wrigley e chiedendo di cessare la vendita dei liquidi Jucy Fruit, Doublemint e Skittles. L’azienda non ottenne risposta, ma le immagini relative ai prodotti furono rimosse dal sito. Ma solo fino a novembre del 2015, quando il liquido alla menta riapparve con le modifiche di spelling sopra descritte, mentre a gennaio del 2017 fu la volta di “Joosy Fruit”. A quel punto Wrigley si è rivolta al tribunale.
Convinta della “mala fede” dell’accusato, l’azienda di Chicago chiede il ritiro di tutti i prodotti e il pagamento di danni, aggiungendo: “Invece di sviluppare un proprio marchio per i loro prodotti, gli accusati hanno scelto di promuovere i loro liquidi per sigarette elettroniche utilizzando i marchi di varie altre aziende famose, compresa Wrigley, senza averne l’autorizzazione o la licenza. Fra gli esempi si trovano: Doublemint Juicy Fruit, Skittles, Red Bull e Nutella”.
Ed è proprio quest’ultimo marchio a ricordarci che purtroppo quello appena descritto non è un caso isolato. Un anno fa fu Ferrero, la storica azienda dolciaria di Pino Torinese, a scendere in campo per proteggere prima il marchio Nutella  e poi quello Tic Tac. Lo scorso marzo fu Perfetti Van Melle ad annunciare azione legale  nei confronti dei produttori dei liquidi Choops, la cui etichetta ricordava fortemente il marchio dei lecca-lecca Chupa Chups. In quel caso la californiana Choops Liquids smentì l’esistenza di un procedimento legale, ma mise a disposizione dei negozianti un file per “modificare o aggiornare le immagini e le descrizioni sui siti web .
Insomma, quella di utilizzare il richiamo e la reputazione di un marchio affermato per promuovere i propri prodotti, pare una pratica ancora ben lontana dal tramonto. Peccato, perché finché questi episodi continueranno, non renderanno certo un buon servizio a un settore industriale che cerca di guadagnare credibilità e autorevolezza e a tutti i produttori che rispettano la legge, investendo denaro e risorse per creare ed affermare il proprio marchio.

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