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Quarantamila euro di sanzione per aver diffuso sui social network messaggi a sostegno della sigaretta elettronica. Dopo un anno e mezzo di pubblicazioni e condivisioni, gli amministratori di E-life.be – pagina Facebook legata ad uno shop – si sono visti recapitare una raccomandata direttamente dal servizio federale di sanità pubblica del Belgio contenente la sgradita (e cara) sorpresa. Quanto fatto da E-life.be andrebbe in contrasto con il Regio decreto del 19 maggio 2017 con cui si vieta la diffusione di notizie e la pubblicizzazione di informazioni legate al tabacco e alle sigarette elettroniche.
L’unione belga dei vapers, l’associazione che tutela gli interessi e sostiene la causa del vaping, ha detto di voler assistere legalmente E-life.be anche in sede processuale ed è stato annunciato ricorso. Intanto, l’iter sanzionatorio va avanti. Per raccogliere finanziamenti a favore del ricorso e garantire della libera informazione, L’Unione dei vapers ha lanciato una campagna di finanziamento: è possibile acquistare una maglietta al costo di 15 euro. Il ricavato sarà utilizzato per fare ricorso al Regio decreto.