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tratto da Sigmagazine bimestrale #4 Settembre-Ottobre 2017
I nostri studi sono stati tra i primi al mondo a dimostrare il potenziale della sigaretta elettronica come strumento tra i più efficaci per smettere di fumare. È proprio grazie a queste nostre ricerche svolte presso l’Università degli Studi di Catania che abbiamo ricevuto il plauso della comunità scientifica internazionale. Il premio INNCO Global Award for Ourstanding Advocacy che mi è stato conferito lo scorso giugno a Varsavia durante il Forum globale sulla nicotina, non fa che confermare la nostra leadership nella ricerca scientifica applicata ai prodotti alternativi a basso rischio espositivo come le sigarette elettroniche e i più recenti prodotti a tabacco riscaldato.
A sostegno della nostra tesi sull’efficacia delle ecig per uscire dalla porta del tabagismo, basta citare i dati sulla prevalenza tabagica diffusi in Inghilterra dallo Smoking Toolkit Study (monitoraggio governativo sulla diffusione del tabagismo in Gran Bretagna). Secondo il report STS appena diffuso, in Inghilterra nel 2011 ha smesso di fumare il 14 per cento dei fumatori, mentre nel 2016 a smettere sono stati oltre il 23 per cento dei fumatori.
Questo aumento sorprendente, secondo gli esperti, coincide con la crescita esponenziale del numero di svapatori. Prima del 2011, le ecig erano molto poco diffuse in Inghilterra mentre già verso la fine del 2016, il 40 per cento dei fumatori dichiarava di aver usato sigarette elettroniche per smettere di fumare. L’utilizzo della elettronica come metodo per smettere sembra, dunque, aver sostituito in larga parte i presidi farmaceutici quali gomme e cerotti, che risultano meno efficaci rispetto alle ecig. Secondo i dati pubblicati, inoltre, non solo è aumentato il numero di fumatori che utilizzano l’ecig ma anche quello degli ex fumatori che utilizzano la sigaretta elettronica a lungo termine.
Ai dati dello Smoking Toolkit Study bisogna aggiungere che, secondo il più recente Report dell’Office for National Statistics inglese sulle abitudini tabagiche degli adulti britannici nel 2014, in Inghilterra il 53 per cento degli svapatori ha utilizzato l’elettronica come alternativa alla bionda ed il 73 per cento di questi riconosce l’ecig come non nociva per la salute. Si tratta di un passaggio concettuale molto importante, perché appare evidente come il grande lavoro di informazione scientifica, volto alla formazione di un’opinione pubblica consapevole e basato su dati reali e non su notizie improvvisate, sia stato ben recepito dagli inglesi, che numerosi sono finalmente riusciti a smettere di fumare definitivamente.
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