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Germania: quasi 4 milioni di svapatori in un mercato da 600 milioni di euro

Il Centro interdisciplinare per la ricerca sulle dipendenze conferma quanto da tempo vanno ripetendo studi scientifici ed esperti sanitari: tra i tanti metodi alternativi, la sigaretta elettronica è il migliore per smettere di fumare. E nell'ottica del concetto di riduzione del danno, le autorità sanitarie dovrebbero incentivarlo, non ostacolarlo.

Il 91% dei “Dampfer” (così si chiamano i vaper tedeschi) è un fumatore o ex fumatore. È uno dei risultati emerso dal Faktenreport 2017 appena pubblicato dall’associazione tedesca dei commercianti di sigarette elettroniche (VdeH). Si tratta del rapporto più aggiornato sullo stato del settore dell’e-cigarette e presenta dati su consumatori, fatturato, imprese ed esercizi commerciali. Quello della percentuale di ex fumatori deriva da una ricerca dello Zis, il Centro interdisciplinare per la ricerca sulle dipendenze e conferma quanto da tempo vanno ripetendo studi scientifici ed esperti sanitari: tra i tanti metodi alternativi, la sigaretta elettronica è quello migliore per smettere di fumare. E nell’ottica del concetto di riduzione del danno, le autorità sanitarie dovrebbero incentivarlo, non ostacolarlo.
Gli altri dati importanti che emergono dal Faktenreport sono di natura più economica e sono tutti caratterizzati dal segno più. Il numero degli svapatori è salito a 3,7 milioni, una crescita del 70% negli ultimi cinque anni. La stima del fatturato (sulla base dei dati registrati fino al mese di agosto) si attesta sui 600 milioni di euro, centrando l’obiettivo indicato dall’associazione di categoria all’inizio dell’anno. Anche in questo caso, la crescita è esponenziale: oltre il 40% in più rispetto ai 460 milioni di euro del 2016. Nel 2010 il settore fatturava appena 5 milioni.
Si allarga il numero delle imprese, oggi circa 200 e in prevalenza medio-piccole, il cui fatturato deriva almeno in parte dai prodotti legati all’e-cigarette, mentre si affacciano i primi colossi provenienti dal mondo del tabacco. Ma l’effervescenza del settore è testimoniata anche dalla vivacità delle start-up, che lo hanno eletto a terreno privilegiato, e dall’articolazione dei punti di vendita: aumentano quelli esclusivi e crescono anche quelli misti, soprattutto tabaccherie e supermercati. In crescita anche la proiezione fieristica, con eventi principali a Francoforte, Stoccarda e Berlino.

 

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