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Emendamento monopolio, la risposta di Open Gate Italia

Riceviamo e pubblichiamo

Egregio Direttore,
mi permetta di fare chiarezza riguardo ai fatti citati da un articolo da poco apparso sulla sua testata, che ha certamente il plauso di aver fatto luce su un’iniziativa parlamentare che può considerarsi quantomeno pericolosa per il settore (un emendamento al decreto fiscale nel quale, in sostanza, si vuole restringere il mercato della vendita di liquidi con nicotina), ma che ha scatenato reazioni convulse nel settore e commenti anche velenosi contro le “oscure forze del male” che starebbero spingendo il mercato in mano alle tabaccherie.
Rappresento Open Gate Italia, una società di consulenza che lavora nel mondo delle e-cig da più di 4 anni e che, anche attualmente, ha come clienti diversi soggetti operanti nel settore, tutti con obiettivi diversi ma accomunati da tre importanti linee di azione: spingere il legislatore a modificare l’iniqua tassazione; promuovere l’uso consapevole della sigaretta elettronica; ripulire il mercato dai prodotti non sicuri e non rispettosi delle normative, a tutela del consumatore.
Il nostro lavoro consiste principalmente nel promuovere le tematiche di interesse per i nostri clienti e nel monitorare l’attività dei decisori dei settori in cui gli stessi nostri clienti operano. Proprio per questo, sei mesi or sono, alla vigilia di un’altra importante fiera, li avvertimmo della presentazione di diversi emendamenti alla cosiddetta manovrina che limitavano la vendita dei liquidi contenenti nicotina esclusivamente alle tabaccherie, e li supportammo nel convincere i presentatori a ritirarli.
Abbiamo da quel momento osservato come diversi soggetti (anche istituzionali) stessero seriamente pensando a regolare la vendita di sigarette elettroniche e, per evitare di dover fronteggiare alla prima occasione l’ennesima fuga in avanti di qualche soggetto e affrontare invece l’argomento in maniera proattiva, abbiamo suggerito di aprire un tavolo allargato a tutti i soggetti interessati all’argomento, cominciando a studiare una possibile soluzione che mirasse a professionalizzare il settore, difendere gli investimenti fino ad ora fatti sul territorio, formare una rete di vendita consapevole e responsabile del prodotto che vende. Come avevamo previsto, alla prima occasione c’è stato chi ha fatto la cosiddetta fuga in avanti (e chi pensa che dietro ci siamo noi o i nostri clienti ha preso una bella cantonata). Abbiamo infatti prontamente segnalato l’emendamento e suggerito una linea di azione coerente con le analisi fatte fino a quel momento: il famoso “documento dettagliato” citato dal suo articolo. Mi permetta però di dirle che lei, o chi per lei, lo ha letto “distrattamente”, anche perché di sicuro non avremmo mai sognato di suggerire di chiedere 10mila euro di fatturato mensile come condizione per tenere aperto un negozio, né ci saremmo mai sognati di pensare alla chiusura dell’online nazionale, o ad una distribuzione unica (che le ricordo non esiste neanche nel modo del tabacco, dove Logista ha la maggioranza, ma non l’esclusiva del mercato). In sintesi, egregio Direttore, mi permetta una considerazione personale: è bene che questo settore provi ad informarsi in maniera oggettiva di cosa sta succedendo al mondo delle sigarette elettroniche e comprenda che il far west nel quale sta vivendo in questo momento, dove accecati dalla “iniqua tassa” si è data la libertà di immettere nel mercato qualsiasi tipo di prodotto e soluzione ai limiti della legalità, fa solo male a chi crede in questo prodotto e vuole puntare alla qualità e alla difesa del consumatore.
Proprio per questo, e per garantire a tutti gli operatori del settore una informazione completa, le scrivo e chiedo di pubblicare questa mia sulla testata che dirige.
Distinti saluti,
Andrea Morbelli (Open Gate Italia)

Egregio Andrea Morbelli,
prendiamo atto che la società da lei rappresentata, Open Gate Italia, si assume la paternità delle misure da noi anticipate e, in sostanza, ne conferma l’attendibilità. Per quanto riguarda eventuali inesattezze e allo scopo di fare ulteriore chiarezza, le offriamo ospitalità per illustrare nel dettaglio la vostra “linea d’azione coerente”.
Non posso che sposare il suo invito a informarsi e informare in maniera oggettiva. E’ quello che cerchiamo di fare da quando è nata questa testata, dovendoci talvolta confrontare – mi permetta – con comportamenti e mezzi non sempre leali e trasparenti. Infine, su un aspetto mi sento di rassicurarla: la difesa del consumatore, il libero mercato e il rispetto delle regole ci stanno a cuore almeno quanto a lei.
Cordialmente,

Stefano Caliciuri

 

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