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SVAPOWORLD – Una settimana di notizie intorno al mondo

Meno 95 per cento. È la cifra inserita nel decreto fiscale a sostegno delle aziende del vaping.

FranciaCara sigaretta, da marzo un pacchetto costerà 8 euro
Continua la battaglia ingaggiata dalla politica francese contro il fumo. Dopo le misure introdotte per favorire l’uso della sigaretta elettronica, il governo ha varato un aumento oscillante tra 1 euro e 1,10 dei pacchetti di sigarette a partire dal primo marzo. Per i marchi più venduti in Francia – Marlboro rosse e Gauloise bionde – il prezzo di un pacchetto sarà fissato a 8 euro. Un ulteriore deterrente per spingere i consumatori ad affrancarsi dal tabagismo. Qui l’articolo esteso su Sigmagazine.

GermaniaTedeschi male informati su effetti dello svapo sulla salute
I consumatori tedeschi sono tra gli europei peggio informati sugli effetti dell’uso della sigaretta elettronica. Secondo un’indagine condotta lo scorso novembre dall’autorevole istituto di sondaggi Forsa, la metà degli interpellati è convinto che il vaping sia nocivo per la salute quanto il fumo di sigaretta. Lo riporta il magazine online e-Garage, aggiungendo che la responsabilità è soprattutto dell’informazione approssimativa fornita dai media tedeschi: “L’80% degli interpellati ha dichiarato infatti di conoscere la sigaretta elettronica da quanto riportato dai mezzi di informazione“. Appena il 60% si definisce “informato” dai servizi pubblicati o trasmessi dai media ma lamenta scarsa informazione sugli effetti del vaping sulla salute. Tanto che, conclude e-Garage, l’80% considera ancora oggi poco o nulla credibili i risultati positivi della sigaretta elettronica in termini di riduzione del rischio prodotti dagli studi scientifici di Public Health England.

UsaTabagisti dell’Illinois
Il Senato dell’Illinois, lo stato del Midwest con capitale Springfield ma nel quale si trova la terza città degli Usa, Chicago, sta lavorando a un nuovo progetto di legge che prevede di innalzare da 18 a 21 l’età necessaria per acquistare prodotti del tabacco.

AsiaVita difficile per gli svapatori, in Thailandia si rischia l’arresto
L’Asia è vicina, almeno all’Italia. Continua in alcuni Paesi dell’estremo Oriente l’offensiva contro la sigaretta elettronica. In Malesia e Thailandia soprattutto, le autorità politiche non sembrano interessate ad avviare politiche di riduzione del danno verso i fumatori. La stampa locale ha rilanciato in settimana dalla Malesia la notizia di retate e perquisizioni effettuate in diversi negozi di prodotti di svapo in varie aree del paese e dalla Thailandia quella di una coppia di anziani turisti israeliani fermata e minacciata di arresto per possesso di sigaretta elettronica. Quest’ultimo caso è stato rilanciato in patria con enfasi dal Jerusalem Post e il ministero degli Esteri israeliano ha lanciato un allarme ai propri cittadini, informandoli sulla rigida politica adottata dal governo thailandese contro i prodotti legati allo svapo. Un avvertimento che naturalmente si estende ai turisti di ogni Paese.

Regno UnitoSigaretta elettronica, ok alle donne in gravidanza e in ospedale
L’agenzia per la salute pubblica inglese (Public Health England) ha affermato che, se l’alternativa è fumare, allora la sigaretta elettronica dovrebbe essere consigliata anche alle donne in gravidanza. I medici, secondo l’agenzia, dovrebbero prescriverla a chiunque voglia smettere di fumare. In più, dovrebbe essere venduta in ospedale dove dovrebbe essere consentito svapare. Il rapporto conferma inoltre che la sigaretta elettronica riduce del 95 per cento i danni da tabacco.

GermaniaSulla Frankfurter Allgemeine protagonista la sigaretta elettronica
Paginone della Frankfurter Allgemeine am Sonntag, l’edizione domenicale del quotidiano più autorevole del Paese, dedicato al tramonto del tabacco e alla rapida ascesa della sigaretta elettronica e di sistemi alternativi. La qualità dell’articolo, tuttavia, non rende giustizia a quella del giornale. Ha un taglio da feuilleton, indugia troppo su una serie di stereotipi nostalgici come le vecchie care immagini di attori famosi con la sigaretta in bocca e con lo snobbistico fastidio degli incalliti fumatori tradizionali per gli aromi alla fragola o al caramello. “L’arte del fumare è divenuta più confusa“, scrive la Faz confondendo i linguaggi, “oggi ci sono svapatori elettronici, riscaldatori di tabacco e altri prodotti ancora. Bene per l’industria. E per la salute?“. Anche per la salute, risponde Katrin Schaller del Centro per la ricerca sui tumori di Heidelberg.

UsaNew York, niente ecig nelle aree pubbliche al chiuso
Lo Stato di New York (la cui capitale è Albany, ma la città più conosciuta e popolosa è l’omonima New York City) ha bandito l’utilizzo delle sigarette elettroniche in ogni spazio pubblico al chiuso, ampliando le direttive del Clean Air Law. L’inibizione si estende però anche ad alcune aree esterne, nelle quali già vige il divieto di fumo di tabacco. L’aggiornamento delle normative è in corso d’opera, ha comunicato il Clinton County Health Department.

Nuova ZelandaSondaggio, un successo il passaggio dal fumo allo svapo
Un sondaggio fra i vapers neozelandesi ha rivelato che smettere di fumare è stata la motivazione principale che ha spinto molti tabagisti a utilizzare la sigaretta elettronica e che per la maggioranza di essi il passaggio ha funzionato ed è servito ad abbandonare il tabacco. L’inchiesta è stata condotta dal dottor Penny Truman per conto della Massey University su un campione di ex fumatori che nel 2016 aveva lasciato la sigaretta tradizionale per quella elettronica. Qui l’articolo esteso su Sigmagazine.

GermaniaGoverno nuovo, vizi antichi
Nelle 167 pagine del contratto di coalizione, la bozza di programma del nuovo governo tedesco di larghe intese, non viene riservata neppure una riga ai temi della sigaretta elettronica e della riduzione del rischio in salute. Lo riporta il magazine online del settore e-Garage, aggiungendo: “Non è una sorpresa, ma forse una piccola delusione“. Nel breve paragrafo riservato al tabacco, il contratto si limita a rimarcare “il proseguimento della lotta all’abuso di droghe” e l’aggiunta di misure sulla prevenzione del tabacco e dell’alcol”. Nessun accenno alla sigaretta elettronica come strumento alternativo.

Gran BretagnaIsola di Man, carcere più sicuro con l’ecig
Il progetto pilota che per sei mesi ha introdotto la sigaretta elettronica nel carcere dell’Isola di Man è stato giudicato “un grandissimo successo” dal direttore dello stesso istituto penitenziario Bob McColm. L’iniziativa era stata presa per contrastare gli incidenti scoppiati a seguito del divieto di fumo in carcere. Si è così pensato di consentire il vaping, attraverso un dispositivo progettato e prodotto appositamente per i detenuti, ai quali era garantita una fornitura settimanale di liquidi. L’approfondimento della sperimentazione nell’articolo di Sigmagazine.

UsaGuadagnare recensendo e-cigarettes su youTube
Un ventenne americano è diventato una star di YouTube grazie alle recensioni sulle sigarette elettroniche. Ma il suo successo sta facendo molto discutere. Donny, questo il suo nome, trascorre buona parte della sua giornata testando diversi prodotti e riversando i propri giudizi in brevi e vivaci video. In meno di un anno (tutto è iniziato nel maggio 2017) ha totalizzato oltre mille abbonati al suo canale e dichiara di guadagnare fino a 1200 dollari al mese. I suoi video hanno totalizzato 12 milioni di visualizzazioni. Purtroppo dice di destinare le sue recensioni ad un pubblico Under 18, come si vede anche in apertura di canale, confondendo la riduzione del danno con il puro divertimento  e utilizzo ricreativo della ecig.

 

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