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“Lo studio è scorretto, le sigarette elettroniche non introducono al fumo”

Il professor Brad Rodu (università di Louisville) è impegnato in una battaglia di verità tesa a smascherare ricerche scientifiche di dubbia correttezza.

Non si ferma la battaglia di Brad Rodu, professore di Medicina dell’università di Louisville e titolare di cattedra nella ricerca per la riduzione del danno da tabacco, per confutare gli studi che – nell’intento di salvaguardare i minori dal presunto pericolo rappresentato dalla sigaretta elettronica – di fatto gettano una luce sinistra sullo strumento di riduzione del danno. E in questo momento ce ne è davvero bisogno, visto che gli Stati Uniti sembrano pervasi da un’ondata di isteria collettiva su vaping e giovani. Dunque dopo aver contestato uno studio dell’Università di San Francisco su uso dell’ecigarette e sostanze tossiche negli adolescenti, Rodu rivolge la sua attenzione ad una nuova ricerca pubblicata come la prima nella rivista Pediatrics.
Questa volta nel mirino del professore di Louisville e del suo staff finisce uno studio che afferma di provare il cosiddetto gateway effect, cioè che l’uso della sigaretta elettronica induca al fumo, lo spauracchio sventolato da tutti gli oppositori del vaping a tutte le latitudini. Lo studio in questione è firmato, fra gli altri, da Stanton Glantz, professore, direttore del Center for Tobacco Control and Education presso l’Università della California di San Francisco e nemico numero uno dello svapo, almeno oltreoceano. Dalle colonne di Pediatrics la ricerca conclude che fra gli adolescenti “l’uso della sigaretta elettronica era positivamente e indipendentemente associato alla progressione al fumo abituale, suggerendo che l’ecigarette non allontana questa popolazione dal fumo di sigarette, ma lo incoraggia”.
Ma Brad Rodu e Nantaporn Plurphanswat, ricercatrice dell’Università di Louisville e del James Graham Brown Cancer Center, hanno identificato una variabile nel dataset dello studio che, una volta controllata, invalida gran parte delle associazioni della ricerca. I dettagli delle prove fatte da Rodi e Plurphanswat si trovano spiegati sul blog Tobacco Truth. Ma la sostanza è che, se l’inserimento in un modello di una variabile attinente cambia completamente il risultato, significa che il risultato non è significativo perché il modello è fortemente instabile. Se due metodi per misurare lo stesso fenomeno danno risultati completamente diversi, chiaramente il fenomeno (cioè che il vaping introduca al fumo) non è provato. Per tutti questi motivi, il professor Rodu sta chiedendo a gran voce che lo studio di Glantz sul gateway effect venga ritirato dai suoi stessi autori.

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