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Un nuovo studio di Riccardo Polosa e Konstantinos Farsalinos, insieme a Venera Tomaselli dell’Università di Catania, arriva dalle colonne dell’American Journal of Preventive Medicine a mettere ordine in quella che appare, almeno dai media, una nuova emergenza sanitaria negli Usa. Vale a dire l’uso della sigaretta elettronica da parte dei giovanissimi. Un allarme lanciato nel 2016 da un report dell’allora Sugeon General, Vivek Murthy, e che già lo scorso settembre i due medici avevano confutato, dimostrando come la maggioranza dei giovani americani usasse l’ecig in maniera occasionale o sperimentale e fra questi i non fumatori fossero una parte trascurabile che svapava, fra l’altro, liquidi senza nicotina.
Oggi Polosa e Farsalinos ritornano sul tema con uno studio intitolato “Frequency of Use and Smoking Status of U.S. Adolescent E-cigaretteUsers in 2015”. Ancora una volta, analizzando i dati del National Youth Tobacco Survey del 2015, emerge come non esista alcuno “emergenza vaping” fra i giovani d’Oltreoceano. “L’uso dell’ecigarette – si legge nelle conclusioni dello studio – è prevalente fra i giovani fumatori o che hanno fumato nei trenta giorni precedenti rispetto a quelli che non hanno mai fumato. Fra questi ultimi l’uso frequente della sigaretta elettronica è molto raro”.