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Sigaretta elettronica for Dummies: consigli per l’utente alle prime armi

L’utente che si avvicina per la prima volta alla sigaretta elettronica è in una fase molto delicata, a rischio costante di ricadere nelle spire del fumo. Per questo bisogna accompagnarlo con cautela, senza spaventarlo con hardware complicati e liquidi troppo complessi che non è in grado di gustare.

(articolo tratto dalla rivista cartacea Sigmagazine #7 marzo-aprile 2018)

Chi si avvicina al vaping per la prima volta ha necessità particolari, in quanto non ha la manualità necessaria per effettuare complesse operazioni di ricarica e manutenzione all’ecig e non ha il palato sufficientemente allenato per apprezzare le sfumature di gusto di alcuni e-liquid. I prodotti “entry-level”, sia come hardware che come liquidi, si rivolgono proprio alla consistente fascia di consumatori non particolarmente esperti: sia quelli alle prime armi, sia quelli che nel tempo non hanno sentito il bisogno di evolversi ed approfondire il proprio rapporto con il vaping. Per quanto i social, i forum, le pubblicazioni di settore e le conversazioni tra vapers siano dominati da mirabolanti descrizioni di hardware complessi e alla moda e liquidi dal bouquet complicato, magari di provenienza esotica, in effetti è il settore “entry-level” a costituire lo zoccolo duro del mercato del vaping, e le aziende si impegnano molto per catturare e soddisfare questo genere di clientela. Sono ormai passati i tempi in cui chi cominciava a svapare doveva combattere quotidianamente con atomizzatori che perdevano liquido o non si alimentavano correttamente, e con batterie dalla durata molto limitata e dalla ricarica farraginosa. Oggi, chi si accosta all’ecig richiede soluzioni semplici, funzionali, facili da ricaricare e da utilizzare e possibilmente dall’aspetto e dal colore accattivante; e il mercato ha molto da offrire a questi clienti.
Le due principali tipologie di hardware entry-level sono i kit con batteria ed atomizzatore separati e le soluzioni “all-in-one”, ovvero l’ecig contenente al suo interno tutte le componenti essenziali: la batteria, l’atomizzatore e il serbatoio per il liquido. In entrambi i casi, si tratta di ecig che utilizzano testine pronte all’uso, non rigenerabili, che vanno periodicamente sostituite. Il problema della necessità di sostituire periodicamente la testina è forse quello più trascurato dai neofiti: non è infrequente che un cliente ritorni in un negozio dopo diverse settimane e riveli al negoziante che ancora adopera la testina originale che era montata nel vaporizzatore al momento dell’acquisto. È quindi fondamentale per il dettagliante sottolineare con la dovuta incisività l’importanza di questo semplice compito di manutenzione periodico, suggerendo possibilmente anche una cadenza, commisurato al numero di boccini di eliquid consumati.
Il meccanismo di ricarica è poi il secondo aspetto critico che deve essere correttamente gestito dall’utente entry-level: vanno possibilmente evitati atomizzatori che impongano, per esempio, di bloccare il flusso del liquido prima dell’apertura, o che richiedano di operare su parti di piccole dimensioni (levette, vitarelle): l’atomizzatore adatto ad un utente poco esperto è quello che è possibile aprire con le mani, è sufficientemente robusto da resistere ad un’apertura o a una chiusura imprecisa o effettuata con troppa forza e si può ricaricare agevolmente utilizzando boccini di liquido di marche diverse. E a proposito di liquidi, anche in questo campo le aziende offrono prodotti specificamente destinati agli utenti entry-level: si tratta essenzialmente di liquidi pronti all’uso, che contengono al massimo il 50 per cento di glicerolo per garantirne la fluidità e che vengono offerti in diverse gradazioni di nicotina, in modo da incontrare le esigenze del consumatore.
È importante, per chi offre assistenza agli utenti entry-level, saper consigliare il liquido giusto, evitando quelli troppo densi, che non sarebbero gestiti correttamente da atomizzatori non rigenerabili; e consigliando una gradazione di nicotina che tenga conto, oltre che delle precedenti abitudini di fumo del vaper, anche dell’efficienza del vaporizzatore utilizzato. Andrebbero invece sconsigliate a questa tipologia di vaper le varie soluzioni “mix”, in cui il cliente deve miscelare da sé un aroma più o meno concentrato con una base neutra e una soluzione di nicotina: per quanto tale operazione sia estremamente facile per un utente anche di medio livello, può mettere in difficoltà – o semplicemente spaventare – un utente alle prime armi.
Fondamentale è poi scegliere l’aroma giusto. La prima opzione, per chi si avvicina allo svapo, è ovviamente il liquido tabaccoso; oggi, per fortuna, esistono ottimi liquidi pronti, anche di produzione italiana, che sono in grado di garantire al consumatore una certa sensazione tabaccosa. È però essenziale che sia chiaro al vaper, fin dai primi tiri, che l’ecig non brucia tabacco, e quindi non potrà mai – per fortuna – restituire il sapore di una sigaretta. Ciò che appare inizialmente come un limite è in effetti l’arma vincente dell’ecig, che permette, a differenza della sigaretta di tabacco, di gustare un aroma e di apprezzarne le sfaccettature. Chiaramente, l’utente entry-level deve essere accompagnato nel suo percorso di disassuefazione, anche mentale, dal fumo: mentre il fumatore acquista sempre la stessa marca di sigarette, il vaper dovrebbe alternare, anche durante la stessa giornata, almeno due-tre liquidi diversi, in modo da mantenere sempre al massimo la percezione dell’aroma; e si dovrebbe sconsigliare al neo-vaper di affrettarsi a ridurre la nicotina: questa è una scelta – peraltro non obbligatoria – che i vaper dovrebbero fare solo dopo aver pienamente superato la fase del distacco dal fumo di tabacco.
Sempre in tema di liquidi e aromi, non va poi trascurata l’importanza, anche psicologica, di alternare gli aromi tabaccosi con un buon aroma fruttato, eventualmente mentolato: proprio la loro profonda differenza con il gusto del tabacco (fumato o svapato) può essere la chiave per far scoprire all’utente entry-level che l’ecig è ben più che un semplice sostituto della sigaretta, ma permette di riappropriarsi del senso del gusto e dell’olfatto, consentendo anche di scegliere di volta in volta l’aroma che maggiormente si adatta all’occasione e al luogo (lavoro, relax, ecc.). Una componente mentolata nel liquido, peraltro, permette di rinfrescare le vie aeree e riattivare le papille gustative: gli utenti alle prime armi, infatti, tendono ad avere uno stile di svapo compulsivo, che rischia di stressare i sensi dell’olfatto e del gusto, rendendo quindi necessario un periodico “reset” delle papille. Se il gusto mentolato non è nelle corde del vaper, si può optare per un gusto fruttato citrico, come limone o lime, oppure ancora arancia. Se si sceglie un gusto fruttato non mentolato è però importante che si tratti di un gusto semplice, non un complicato mix di frutti diversi, e che la componente citrica sia decisamente dominante. Andrebbero invece evitati – a meno che non si abbia una predilezione per questi gusti – i liquidi contenenti anice o liquirizia: anche se sul momento sono in grado di dare una sensazione di freschezza, sono aromi che tendono ad affaticare le papille gustative e sarebbero quindi controproducenti.
Una menzione a parte meritano infine gli aromi cremosi. È vero che la loro dolcezza, la loro burrosità e il loro irresistibile profumo possono costituire un incentivo ad utilizzare maggiormente l’ecig e a ridurre (o azzerare) il fumo di tabacco; ma purtroppo i liquidi cremosi, per essere apprezzati, necessitano di un hardware più complesso di quello che può gestire un utente entry-level: sono infatti necessari atomizzatori ariosi, rigenerabili, che lavorano a potenze che nessuna batteria entry-level è in grado di erogare in sicurezza. I pochi esempi di liquidi dolci o cremosi adatti ad un’utenza entry-level non sono in grado di garantire la soddisfazione di svapo dei liquidi “premium”, per cui sarebbe opportuno evitarli, nelle fasi iniziali dello svapo, per non incorrere in spiacevoli delusioni che potrebbero riportare il vaper al tabacco in breve tempo.

 

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