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L’appello di Anafe: “No proibizionismi, sigaretta elettronica riduce il danno”

L'associazione confindustriale dei produttori apre al confronto con Governo e Parlamento in occasione della Giornata senza tabacco.

Un confronto aperto, leale e schietto con Governo e Parlamento affinché la sigaretta elettronica entri legittimamente nei programmi di politiche di riduzione del danno. E’ quanto chiede Anafe Confindustria, l’associazione dei produttori del fumo elettronico in occasione della Giornata mondiale senza tabacco. “Lanciamo un appello al Parlamento e al prossimo Governo – commenta Anafe – con i quali siamo disponibili ad avviare un confronto aperto e costruttivo, affinché le politiche sulla sigaretta elettronica siano orientate e ispirate ad un approccio pragmatico, sulla base di quanto la scienza suggerisce in materia di rischio ridotto, e non inutilmente proibizionista, sia sotto il profilo regolatorio che fiscale. L’Italia è stato il primo Paese europeo ad introdurre una tassazione sui liquidi da svapo, addirittura anche su quelli senza nicotina, ed è tutt’ora l’unica, tra le grandi economie del continente, a tassare le e-cig con tutto ciò che ne consegue sia in termini di tutela della salute, sia per quanto riguarda gli ostacoli che vengono messi allo sviluppo delle imprese del settore e al relativo indotto occupazionale”. E continua: “L’aspetto più interessante emerso nel corso della Giornata Mondiale Senza Tabacco è che le sigarette elettroniche non rappresentano uno strumento per il reclutamento di nuovi fumatori. Secondo i dati emersi dal Rapporto Nazionale sul Fumo realizzato dall’Osservatorio su fumo, alcol e droga dell’Istituto Superiore di Sanità, sono infatti 1,1 milioni gli italiani che scelgono le e-cig: più del 90% di essi è un attuale o ex fumatore, solo il 7,4% non ha mai fumato prima”.
Bastano queste cifre – conclude l’associazione confidustriale – per capire come uno strumento di riduzione del danno, come appunto la sigaretta elettronica, dovrebbe essere considerato dalle istituzioni sanitarie un alleato per la lotta al tabagismo e alle malattie fumo correlate. E’ l’approccio adottato dal Ministero della Salute della Gran Bretagna che, stimando una riduzione del danno del 95% rispetto alle sigarette tradizionali, considera le e-cig una proposta utile ad incentivare l’abbandono del fumo tradizionale e tutte le sostanze nocive che la combustione sprigiona”.

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