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Nuova Zelanda, Ministero della Salute benedice la sigaretta elettronica

In occasione del No Tobacco Day, il ministro associato della Salute Salesa interviene sul sito ufficiale del governo, invitando i fumatori a passare all'ecigarette.

Il vaping è meno dannoso del fumo e i fumatori adulti che hanno provato altri metodi, possono prendere in considerazione di passare all’elettronica, se stanno cercando di smettere”. A dirlo è Jenny Salesa, ministro associato della Salute neozelandese, che scrive queste parole sul sito ufficiale del governo lo scorso 31 maggio, in occasione della giornata mondiale senza tabacco. Proprio lo stesso giorno in cui le istituzioni sanitarie italiane riunite in convegno all’Istituto Superiore di Sanità si arrampicavano sugli specchi, trovandosi a commentare una prevalenza di fumatori in crescita. E senza fare alcuna autocritica, i nostri esperti aprivano spiragli all’ecig talmente prudenti e sussurrati da passare inosservati a chiunque non facesse un’attenta esegesi delle loro parole.
Non così il Paese agli antipodi che, dopo aver recentemente legalizzato i liquidi alla nicotina, ha messo al bando tutte le ipocrisie e si appresta a seguire la strada già tracciata dal Regno Unito. In Nuova Zelanda l’emergenza è rappresentata dal 33 per cento di fumatori nella popolazione Maori e del 22 fra gli abitanti delle isole del Pacifico ed è a loro che si rivolge l’attenzione del governo in vista dell’obiettivo Smokefree 2025. “Stiamo elaborando un Piano d’azione per raggiungere l’obiettivo – scrive ancora Salesa sul sito istituzionale – che valuterà anche come applicare al meglio regolamentazioni proporzionate al rischio su tutti i prodotti del tabacco, compresi tabacco fumato, quello senza fumo e prodotti del vaping”.
C’è dunque da aspettarsi che le sigarette elettroniche saranno regolamentate in maniera molto più leggera rispetto al tabacco, mentre non si esclude di aumentare le accise su quest’ultimo: “Stiamo valutando – spiega il ministro associato – quali sarebbero le conseguenze sulle popolazioni Maori e del Pacifico, composta per lo più da persone con basso reddito e giovani”. In ogni caso, conclude Salesa “il governo è qui per sostenere e incoraggiare i fumatori a compiere la spesso difficile scelta di smettere”. Anche con la sigaretta elettronica.

 

 

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