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Anche nella giornata che lo nomina ministro degli interni, Matteo Salvini non dimentica la sigaretta elettronica. Erano da poco passate le 22 di ieri quando è stato ufficializzata la salita al Viminale del leader della Lega. Oltre questo, anche il vicariato della Presidenza del Consiglio. Contattato da Sigmagazine, Matteo Salvini non dimentica gli impegni presi. Sin dal 29 novembre, giorno della manifestazione nazionale del settore del vaping, si è esposto in prima persona. E non è mancata occasione, televisiva, radiofonica o di piazza, che abbia dimenticato di fare un accenno alla sigaretta elettronica e alla “demenziale tassa” cui sono sottoposti i liquidi di ricarica. La dichiarazione dopo la nomina a ministro è lapidaria, ma conferma che la volontà politica di portare a casa un risultato positivo per le aziende del vaping e i consumatori è sempre viva. “Mamma mia che giornate, spero di concretizzare presto!“, è quasi un grido liberatorio, un suggello alla concretezza. Troppo spesso lo ha ripetuto perché non accada. Le premesse sono ottime, adesso occorre serenità e quel minimo di attesa che renderà il piatto ancora più gustoso.