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Come svapano i tedeschi? Un sondaggio ne svela le abitudini

Nell'ultimo anno il mercato della sigaretta elettronica in Germania è cresciuto a doppia cifra

Come svapano i tedeschi? Per conoscere approcci e comportamenti dei consumatori di uno dei mercati più interessanti e in ascesa d’Europa è arrivato questa settimana il sondaggio condotto da una delle aziende leader di distribuzione e commercio (anche online), InnoCigs, che ha realizzato uno tra i resoconti più accurati e attuali sul mondo dei Dampfer tedeschi dopo averne intervistati 5646. Oltre che utili agli operatori che vogliono tentare l’ingresso nel mercato tedesco, i dati raccolti da InnoCigs forniscono indicazioni importanti su salute e benessere, preziose anche per alimentare il dibattito – sempre molto acceso – sui benefici della sigaretta elettronica sia nell’ottica di riduzione del danno da fumo che nelle terapie di abbandono completo del tabacco. E infatti uno dei risultati più clamorosi riguarda il tasso di nicotina contenuto nei liquidi: due terzi degli interpellati ha infatti dichiarato di aver rapidamente ridotto il tasso di nicotina dopo essere passati all’ecig e solo il 22% ha riferito di aver mantenuto lo stesso livello. La percentuale mancante è invece di svapatori che non hanno mai utilizzato liquidi con nicotina.
Interessanti anche i risultati sulle preferenze dei liquidi. Molti nuovi svapatori hanno dichiarato di aver scelto subito liquidi all’aroma di tabacco, probabilmente per rendere meno traumatico il passaggio dalla sigaretta tradizionale a quella elettronica. A livello complessivo, tuttavia, si tratta di una percentuale minoritaria: solo il 17%. La grande maggioranza dei Dampfer, il 56%, ammette di preferire gli aromi alla frutta, mentre il 28% si lancia sui cosiddetti “aromi dolci”: e su tutti prevale il gusto al cioccolato.
Curiose le informazioni sul comportamento tenuto dagli svapatori, considerando il fatto che in Germania la pubblicistica generalista mantiene letture spesso allarmistiche (e ancor più spesso interessate) sugli effetti per la salute. Il Dampfer appare tuttavia un consumatore gentile e accorto alle sensibilità altrui: solo il 2% degli interpellati ha ammesso di svapare ovunque e senza auto-limitazioni, bilanciato dal 7% di coloro che dichiarano di usare la sigaretta elettronica solo al chiuso delle quattro mura domestiche. La grande maggioranza mantiene comportamenti moderati, in genere dettati dal buon senso e dalle situazioni: il 24% non tocca l’ecig al chiuso di bar e ristoranti, il 50% dice di svapare “ogni volta che è possibile”, la metà afferma di farlo più genericamente più volte al giorno o in maniera irregolare.
L’ultimo quadro offerto dal sondaggio riguarda la consapevolezza degli effetti sulla salute. E su questo piano c’è da riconoscere che i Dampfer appaiono molto più informati della media della popolazione: l’84% afferma quel che la più accreditata pubblicistica medica da tempo afferma, e cioè che il vapore è molto meno dannoso rispetto al fumo di sigaretta e solo il 9% sostiene che esso sia del tutto innocuo. Appena il 5% è convinto che svapare sia nocivo quanto fumare e solo lo 0,6% dichiara di ritenerlo addirittura più dannoso.

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