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Sigarette elettroniche, la Lega getta le basi per avviare la riforma

L'emendemento sospensivo dell'imposta di consumo è stato approvato in sede di commissione Affari Costituzionali. Ora si attende il voto formale del Senato.

Questa notte la commissione affari istituzionali ha approvato l’emendamento che sospende il versamento dell’imposta sui liquidi con e senza nicotina da parte delle aziende. Nel corso della giornata il testo inserito nel Decreto Legge cosiddetto Milleproroghe verrà votato dal Senato diventando così efficace e operativo.
Nelle ultime settimane il settore della sigaretta elettronica è stato scosso a giorni alterni da tremiti di euforia o di mestizia. La politica, pur essendo l’arte del compromesso, deve fare i conti con la burocrazia e i regolamenti che spesso essa stessa si è data. È qui ad essere caduta la prima volta, quando per un cavillo regolamentare l’emendamento di riforma del comparto ha avuto il niet del presidente Fico. Sono passati pochi giorni e un testo analogo, seppur modificato e tagliuzzato qua e là, ha invece vita facile in Senato. Cosa è successo? Che si è palesata la strategia della Lega e del suo leader Salvini in primis. Si è caricato sulle spalle il fardello del vaping e lo sta accompagnando verso la liberazione dai gioghi statali e monopolistici. L’opportunità di utilizzare il Milleproroghe è evidente: come dice il nome stesso, si può utilizzare questo strumento per spostare avanti nel tempo alcune scadenze. E le scadenze che vedono protagoniste le aziende del vaping sono due: la consegna delle quindicine (il documento di rendicontazione delle vendite) e il debito pregresso. Sospendere, anzi, rimandare nel tempo i relativi versamenti significa temporeggiare e poter confrontarsi con gli attori della filiera a bocce ferme. E, di fatto, significa non versare l’imposta di consumo sui liquidi.
Altro indizio che giustificherebbe l’intenzione di riformare il comparto a settembre è la data scelta come scadenza della proroga per le sigarette elettroniche: 18 dicembre. Questo servirebbe a sganciare il provvedimento dalla legge di bilancio, proprio come aveva anticipato Salvini qualche giorno fa quando ha annunciato che a settembre interverrà in prima persona per riformare l’intero settore, togliendolo da Aams e ridando dignità imprenditoriale a commercianti e imprese. La riforma anticiperà la legge di bilancio quindi presumibilmente avverrà verso metà settembre. Sospendere il versamento delle imposte significa quindi aprire il terreno verso una più ampia ipotesi di riforma. E lanciare un segnale chiaro a tutti i gruppi di pressione che sino ad oggi sono intervenuti per ostacolare lo sviluppo del vaping in ottica di riduzione del danno.
Sintetico ma ottimistico il commento a caldo di Matteo Salvini: “Ci sto lavorando. Ma che fatica…”. Già, che fatica. Ma le vittorie più belle sono anche quelle più sofferte.

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