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Sigarette elettroniche, le avvertenze obbligatorie sono controproducenti

Lo afferma uno studio inglese che suggerisce, invece, l'uso di una messaggistica basata sulla riduzione del danno dei prodotti del vaping rispetto alle sigarette tradizionali.

Le cosiddette “avvertenze sanitarie” che la Direttiva europea sui prodotti del tabacco impone su molti prodotti del vaping, sortiscono l’effetto di scoraggiare molti fumatori dal passare alla sigaretta elettronica. Lo dice uno studio coordinato da Sharon Cox del Centre for Addictive Behaviours Research della London South Bank University. I ricercatori si riferiscono alle frasi come “Questo prodotto contiene nicotina, una sostanza che crea elevata dipendenza” e che in molti Paesi compaiono non solo sui flaconi di liquido, ma anche su atomizzatori vuoti e persino sulle box, che non potranno mai contenere nicotina. Queste avvertenze, direttamente mutuate da quelle che si applicano sulle sigarette tradizionali, sono intese come deterrente per i non fumatori. Ma a quanto pare il loro effetto respingente va oltre il desiderato.
Ed è piuttosto normale che in un Paese come il Regno Unito, che ha scelto di puntare decisamente sull’ecig per sconfiggere il fumo e che ha ormai un piede fuori dall’Unione europea, ci si pongano domande sull’efficacia di quanto previsto dalla Tpd. Quello di Cox e dei suoi collaboratori è uno studio trasversale condotto online che va esattamente in questa direzione. Sono stati intervistati 95 fumatori fra i 18 e i 55 anni, presentando loro prodotti del vaping con e senza le avvertenze previsti dalla Tpd. Il risultato è che le avvertenze sanitarie facevano diminuire nei fumatori la propensione ad acquistare o utilizzare la sigaretta elettronica. Non esattamente l’effetto sperato
Visto il potenziale di rischio ridotto delle sigarette elettroniche rispetto a quelle di tabacco – commenta infatti Sharon Cox – è necessario valutare come i messaggi influenzino la scelta del prodotto e le strategie di cessazione nei diversi contesti normativi”. I ricercatori suggeriscono di prendere inconsiderazione la possibilità di sostituire le avvertenze sulla pericolosità della nicotina con messaggi positivi che mettano in evidenza la riduzione del rischio dei prodotti del vaping. Questo, sicuramente, avrebbe un effetto incoraggiante sui fumatori.

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