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Eim: grazie Salvini, ma ora serve un’imposta sostenibile

In una lettera aperta, l'associazione chiede che si vada avanti sulla strada intrapresa, adottando un'imposizione fiscale sostenibile e un sistema di regole condivise.

L’associazione Eim scrive una lettera aperta al ministro Salvini, che è riuscito a rappresentare con successo le istanze dell’industria del vaping e a farle inserire nel decreto fiscale. “La possibile chiusura del contenzioso fiscale attuabile oggi nelle more del Decreto Fiscale – scrivono i rappresentanti dell’associazione – ci permette di guardare al futuro  garantendo alle nostre aziende e  famiglie, ai nostri dipendenti ed alla filiera che trova nelle aziende produttrici  italiane il primo gradino, la sopravvivenza”. Ma, sottolineano, si tratta di un primo step: ora bisogna andare avanti, definendo una imposizione fiscale sostenibile e “un sistema di regole condivise con tutte le parti sociali, pertinente alla realtà non solo produttiva e di mercato, ma anche di tutela della salute e della libertà di scelta dei consumatori“.
Ecco il testo integrale della lettera di Eim:

“Egr. On Matteo Salvini
Grazie! Può sembrare semplice e forse lo è anche, ma abbiamo il piacere di poterlo fare consci che la sua attività di governo sia stata essenziale e determinante per la soluzione di un problema grave che ha posto le nostre aziende e conseguentemente il settore della “sigaretta elettronica” in grave rischio. Da quando iniziò la campagna elettorale, quando ancora l’incertezza dell’esito elettorale era grande ci siamo sentiti che riporre fiducia in Lei fosse la scelta migliore. Nel nostro piccolo abbiamo creato e sostenuto con la campagna #iovapoiovoto la sensibilizzazione alle problematiche di un settore che ha vissuto anni difficili vittima di disinformazione, interessi diversi e normative inappropriate.
La possibile chiusura del contenzioso fiscale attuabile oggi nelle more del Decreto Fiscale ci permette di guardare al futuro  garantendo alle nostre aziende e  famiglie, ai nostri dipendenti ed alla filiera che trova nelle aziende produttrici  italiane il primo gradino, la sopravvivenza.
Sarà certo un sacrificio dovere far fronte agli adempimenti previsti dal versamento di imposte mai incassate ma comprendiamo che questa sia stata l’unica soluzione praticabile.
Per questo la ringraziamo e ci auguriamo che  l’azione di governo possa procedere con la definizione di un’imposizione fiscale sostenibile e di sviluppo per la “sigaretta elettronica”. Auspichiamo che  un sistema di regole condivise con tutte le parti sociali, pertinente alla realtà non solo produttiva e di mercato, ma anche di tutela della salute e della libertà di scelta dei consumatori, diventi presto una realtà concreta.
Grazie dunque e buon lavoro.

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