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Germania, chirurghi vascolari aprono alla sigaretta elettronica

Durante la riunione annuale della loro associazione, i medici hanno chiesto una formazione specifica sui prodotti che riducono il danno da fumo.

Nuove aperture sulla sigaretta elettronica e sulla loro possibilità di aiutare i pazienti fumatori arrivano dai chirurghi vascolari tedeschi, che si sono incontrati a Bonn lo scorso 20 ottobre per la riunione annuale dell’Associazione tedesca di chirurgia vascolare. Si è parlato, fra l’atro, di protezione vascolare e di fattori di rischio, fra i quali un posto importante spetta al fumo di sigarette. A questo proposito i tre relatori – il dottor Christoph Nielen, il professore Martin Storck e il professore Knut Kröger – hanno introdotto il tema sigaretta elettronica per gestire il fattore di rischio del fumo. “Una delle principali contro-strategie – hanno spiegato – è la migrazione dei pazienti a rischio di sigarette ai moderni vaporizzatori di nicotina. Ad esempio, questi sono già considerati un’alternativa al fumo di sigaretta nel sistema sanitario britannico”.
Non accade lo stesso in Germania dove, secondo i relatori, i fumatori “sono abbandonati a se stessi due volte. Le terapie di disassuefazione non vengono rimborsate e le alternative che sono provatamente meno dannose, come le sigarette elettroniche e i riscaldatori di tabacco, non vengono consigliate dalle istituzioni sanitarie”. Eppure secondo un recente sondaggio condotto nel Paese e mostrato alla platea di chirurghi, anche in Germania le sigarette elettroniche sono lo strumento più usato per smettere di fumare.
Dopo le illuminanti presentazioni dei relatori – riporta il Medical Data Institute – è nato un intenso dibattito fra i partecipanti”. Il succo del quale è che i medici vascolari chiedono di essere nuovamente coinvolti nella cessazione al fumo. E, soprattutto, richiedono una formazione specifica per i medici sulle alternative moderne come le sigarette elettroniche. Perché, spiegano, “questi prodotti a ridotto contenuto di sostanze dannose possono aiutare i fumatori che non sono in grado o non vogliono smettere del tutto di fumare”.

Foto: obs/Medical Data Institute GmbH/Frank Kamperhoff

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