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SVAPOWORLD – Notizie internazionali dal 23 al 29 settembre

Mentre in Usa, dall'Alaska alla Florida, si adottano politiche molto diverse sull'ecig, l'FDA valuta se vietare le vendite online. In Europa Francia e Belgio rafforzano le misure antifumo e la Gran Bretagna stima la quasi scomparsa dei fumatori nei prossimi cinque anni. L'Australia condurrà uno studio indipendente sul vaping e uno studio coreano punta il dito contro i riscaldatori. L'Africa, invece, rimane il continente dimenticato anche nelle politiche contro il tabagismo.

UsaIl vaping attira investimenti: quasi 40 milioni di dollari per due studi di settore
Negli Stati Uniti il vaping attira sempre maggiori investimenti per la realizzazione di studi e analisi che offrano un quadro più dettagliato del settore a diversi livelli. In due ultimi casi le somme destinate a due differenti ricerche raggiungono quasi i 40 milioni di dollari. Al Centro Roswell Park per la ricerca sul cancro e all’Università di Rochester sono stati affidati 19 milioni di dollari per realizzare il primo studio negli Stati Uniti dedicato al tabacco e ai liquidi aromatizzati. Tale studio sarà parte di una più ampia ricerca sugli effetti sulla salute di quello che viene considerato, anche sul versante del tabacco, una delle tendenze di crescita maggiore fra i consumatori. Ammonta invece a 17,8 milioni di dollari il contributo stanziato dal governo federale dello Stato della California per un’indagine sul marketing e sulla regolamentazione dei prodotti del tabacco, con particolare attenzione alla diffusione della sigaretta elettronica tra i minori. Su questo secondo studio, maggiori dettagli nell’articolo di Sigmagazine.

TunisiaI media dibattono su monopolio e promozione dell’ecig
Malgrado il monopolio su tabacchi e prodotti del vaping detenuto dall’ente statale tunisino – la Régie nationale des tabacs et des allumettes (RNTA) – i bilanci sono in perdita e la gestione appare poco efficiente. Sul versante delle sigarette elettroniche la situazione è ancor più paradossale, perché la rigida regolamentazione nei confronti dei negozi specializzati finisce con il favorire il mercato illegale e il contrabbando. Così i media iniziano a chiedersi se non sia utile rimescolare le carte e ispirarsi a paesi come la Gran Bretagna, trovando il modo di favorire l’ecig anche come strumento di riduzione del danno da sigaretta, una piaga in tutto il Nord Africa.

TunisiaImportante sequestro di prodotti del vaping in un magazzino della capitale
E quasi a confermare i timori degli esperti, in settimana la dogana tunisina ha operato un importante sequestro di sigarette elettroniche, liquidi e accessori nel magazzino di un commerciante di Tunisi, sospettato da tempo rifornire clandestinamente clienti in diversi quartieri della capitale.

Gran BretagnaA St Helens l’ecig promossa come metodo anti-fumo
Consiglieri e professionisti medici di St Helens, cittadina del Regno Unito, hanno rinnovato il proprio supporto verso l’utilizzo della sigaretta elettronica come strumento di aiuto per abbandonare il tabacco. La promozione dell’ecig verrà tuttavia confinata ai casi di riduzione del danno, cioè a favore di coloro che la utilizzeranno esclusivamente nel percorso di abbandono della sigaretta tradizionale.

Unione europeaEcig, stragrande maggioranza per normativa sganciata dal tabacco
È dell’89% la quota dei cittadini europei che si è espressa a favore di una netta separazione fra vaping e tabacco nella definizione della nuova normativa, partecipando alla consultazione pubblica promossa dalla Commissione europea sui prodotti del tabacco e degli strumenti di riduzione del danno, in vista di una probabile tassazione armonizzata. Come accaduto per la consultazione sull’ora legale, anche questa volta a partecipare in massa sono stati i cittadini tedeschi. Scarsa la partecipazione italiana: su 11.410 voti, solo 300 sono arrivati dall’Italia. Per contare di più, sarebbe bene prendere sul serio questo tipo di consultazioni e parteciparvi. L’approfondimento nell’articolo di Sigmagazine.

UsaL’Alaska rivede la legge sul tabacco e stralcia l’equiparazione fra tabacco e vaping
Sembrava l’ennesima legge pilatesca che stigmatizzava senza differenziazioni tabacco e vaping. Ma la forte opposizione dei vapers e, in questo caso, la lettura attenta e senza pregiudizi da parte dei legislatori del materiale scientifico presentato, hanno raggiunto lo straordinario risultato che la nuova legge anti-tabacco che regolamenterà il fumo sui luoghi di lavoro, nelle aree sportive e sulle auto aziendali, sia stata rivista ed emendata per quel che riguarda l’ecig. I legislatori dell’Alaska hanno dato credito agli studi britannici e italiani (quello recente dell’Università di Catania) e hanno stralciato il paragrafo che equiparava tabacco e liquidi. Una decisione che potrebbe far storia e magari essere di esempio in un Paese ultimamente ossessionato dal proibizionismo verso lo svapo.

Corea del SudStudio smonta il mito dei riscaldatori di tabacco: se ne consuma di più
Uno studio sudcoreano avanza dubbi sull’efficacia dei riscaldatori di tabacco come metodo per ridurre la dipendenza dal fumo. In realtà, avvertono i ricercatori del centro antifumo del Korea Health Promotion Institute, chi utilizza tali strumenti è portato a continuare a fumare ordinariamente anche le sigarette: in questo modo si aumenta e non diminuisce il consumo di tabacco. La ricerca è stata compiuta lo scorso anno su un campione di 228 giovani fumatori sudcoreani di età compresa fra i 19 e i 24 anni. I risultati sono stati pubblicati sul British Medical Journal.

UsaSanzioni più alte per chi fuma (e svapa) all’Università di Miami
L’Alaska è lontana da Miami, dove le politiche anti-fumo delle autorità universitarie coinvolgono anche il vaping. Cartelli contro il tabacco nel campus Coral Gables della locale università promuovono le politiche di un “campus senza fumo”, all’interno del quale accendere una sigaretta fa scattare sanzioni divenute sempre più alte. E come nella peggiore tradizione, nessuna distinzione tra fumo e vapore.

UsaResta aperta l’ipotesi di vietare la vendita online di prodotti del vaping
Sempre molto acceso il dibattito negli States in seguito al comunicato diffuso dalla Food and Drug Administration (FDA) “sull’epidemia dell’uso della sigaretta elettronica fra i minori“. Il suo commissario, Scott Gottlieb, ha successivamente ribadito che l’opzione di vietare le vendite online dei prodotti di vaping negli Usa è “sul tavolo” e che l’agenzia sta valutando attentamente la cosa. Nel frattempo si moltiplicano però anche le prese di posizione di quanti, esperti sanitari e addetti ai lavori, non condividono affatto gli allarmismi dell’FDA sull’epidemia del vaping fra gli adolescenti. L’articolo di Sigmagazine approfondisce lo stato della discussione negli Usa.

FranciaDopo il contrasto al fumo è l’ora della lotta al contrabbando di sigarette
Dopo aver avviato una politica concreta per combattere il tabagismo, avviando un graduale aumento del prezzo dei pacchetti di sigarette, il governo francese ha cominciato a muoversi con maggiore decisione anche per contrastare il traffico di sigarette. Secondo un progetto di legge contro la frode fiscale, in futuro chi porterà più di quattro stecche di sigarette in un altro paese dell’Unione europea sarà soggetto a sanzioni.

Gran BretagnaFra cinque anni fumerà solo una persona su dieci
La tendenza al calo dei fumatori è generale nei paesi industrializzati, ma in Gran Bretagna è probabilmente accelerata dalla promozione della sigaretta elettronica come strumento di riduzione del danno. Public Health England ha certificato il calo dei fumatori dal 2014 a oggi, ma ha anche stimato che la tendenza non è destinata affatto a rallentare nel futuro prossimo: fra cinque anni fumerà solo una persona su dieci.

AustraliaScacco al ministro, il Parlamento ottiene studio indipendente sul vaping
Riscossa dei parlamentari pro-vaping in Australia, i quali sono riusciti a far approvare uno studio indipendente sull’impatto per la salute dell’uso delle sigarette elettroniche contenenti nicotina, ancora vietate nel Paese. L’azione ha spiazzato il Ministro della salute del governo australiano, Greg Hunt, noto per la propria ostinazione contro il vaping. Per approfondire la questione, ecco l’articolo su Sigmagazine.

MalawiNei campi di tabacco bambini intossicati dalla nicotina
La scarsa attenzione alla salvaguardia dei lavoratori del tabacco in Africa ha occupato diversi capitoli di questa rubrica. Il Malawi, Stato dell’Africa orientale fra i più poveri del pianeta, non fa naturalmente eccezione. Le statistiche economiche rivelano che il 70% dei redditi del Paese provengono dalla coltivazione e dalla raccolta del tabacco, lavorato prevalentemente da piccoli produttori che si presentano sui campi spesso con i propri bambini, i quali lamentano febbri e dolori allo stomaco e alla testa. Gli ospedali locali ammettono numerosi ricoveri, i sintomi sono quelli della cosiddetta “malattia del tabacco verde”, come la chiamano gli esperti: si tratta di intossicazione da nicotina dovuta al prolungato contatto con il tabacco fresco.

BelgioIn arrivo i pacchetti di sigarette shock
Il governo belga ha confermato la decisione già annunciata nelle settimane scorse di introdurre l’obbligatorietà dei pacchetti di sigarette con immagini shock nel solco di una maggiore politica antifumo. Il Ministro della salute, Maggie De Block, ha sottolineato questa settimana che i risultati nei Paesi che hanno già adottato tale misura sono stati positivi, a cominciare dall’Australia, Paese pioniere. Ancora incerti i tempi dell’introduzione, il ministro ha detto semplicemente: mi auguro il più presto possibile.

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