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Altria, la holding di cui fa parte Philip Morris Usa, ha annunciato ieri che smetterà di vendere sul mercato statunitense prodotti per il vaping aromatizzati. I prodotti MarkTen Elite, Apex by MarkTen e MarkTen Original, quindi, saranno disponibili solo con cartucce o liquidi al tabacco o alla menta, le stesse ammesse per le sigarette convenzionali. Questa la risposta della holding alla presa di posizione del commissario della Food and Drug Administration, Scott Gottlieb, che il mese scorso aveva lanciato l’allarme contro quella che definiva “un’epidemia dell’uso della sigaretta elettronica fra i minori”. In un lungo comunicato, Gottlieb puntava il dito apertamente contro l’industria, accusandola di non aver mai voluto affrontare davvero il problema e di aver, anzi, ignorato i ripetuti avvertimenti dell’agenzia.
La Fda aveva inviato lettere alle sei aziende che rappresentavano il 97 per cento del mercato americano delle sigarette elettroniche (fra cui Altria), dando loro 60 giorni per presentare il piano che intendevano attuare, per impedire la diffusione dei loro prodotti fra i giovani. Ieri, dopo poco più di un mese, Altria ha risposto decidendo di non vender più prodotti con aromatizzazioni diverse dal tabacco o dalla menta, almeno finché l’agenzia non darà delle direttive su come farlo o troverà un altro modo per affrontare il problema dei giovani.
Il colosso del tabacco, dunque, getta la palla avanti con una mossa estrema, che rischia di cambiare completamente il panorama e il mercato del vaping negli Stati Uniti. Se infatti l’Fda deciderà che, come suggerito da Altria, il modo per proteggere i minori è quello di proibire tutti i liquidi che hanno sapori diversi dal tabacco e dalla menta, sarà un serio problema anche per i consumatori adulti. Perché chiunque conosca gli svapatori, sa che la maggior parte di essi, dopo il primo periodo di disassuefazione dal fumo, abbandona o affianca il gusto tabaccoso a sapori dolci o fruttati.
Ma la mossa di Altria rischia soprattutto di mettere in difficoltà il grande protagonista del mercato del vaping americano, Juul, la start-up che ad oggi detiene il 70 per cento del mercato nazionale. Juul produce esclusivamente sigarette elettroniche e deve il suo successo ad una piccola pod-mod con liquidi ad alta concentrazione di nicotina (negli Usa non è previsto un tetto, come invece in Europa). C’è da credere che eliminare dal mercato gli aromi, possa togliere l’ossigeno ad un’azienda, che non ha altri prodotti di vasta diffusione da cui continuare a trarre profitti (come le sigarette), mettendo in pericolo la sua stessa sopravvivenza.