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Sigarette elettroniche e prodotti a rischio ridotto: Italia quinto mercato mondiale

Euromonitor International elabora la classifica mondiale per vendita e diffusione dei prodotti a rischio ridotto. Guidano gli Stati Uniti davanti a Giappone e Gran Bretagna.

L’Italia è il quinto mercato al mondo per vendita e diffusione dei prodotti di riduzione del danno (sigarette elettroniche, riscaldatori di tabacco e prodotti del tabacco senza combustione). Risulta da una elaborazione di Euromonitor International che ha sommato paese per paese il valore delle sigarette elettroniche con quello dei riscaldatori di tabacco. Si spiega così il secondo posto del Giappone – dove la diffusione dei riscaldatori è prima al mondo mentre dell’ecig non vi è traccia – dietro soltanto agli Stati Uniti, trainati dall'”effetto Juul”. Il primo mercato europeo si conferma essere la Gran Bretagna, forte anche degli incentivi statali e sostegno delle istitutizioni sanitarie a favore degli strumenti di riduzione del danno. Sorprende il quarto posto della Svezia dove probabilmente incide la diffusione dello snus come sostituto delle sigarette. Ed ecco al quinto posto piazzarsi l’Italia: ad un mercato delle sigarette elettroniche in netta ripresa, si somma la presenza dello stabilimento di produzione e distribuzione del riscaldatore di Philip Morris, prodotto spedito poi in tutto il mondo. Sarebbe interessante estrapolare i soli dati sul vapng per capire se l’Italia si confermerebbe nella top five o, eventualmente, quanti posti perderebbe. Al sesto posto si piazza il primo paese aricano: l’Algeria, seguita da Norvegia, India, Germania e Cina. Sorprendono le mancanze in classifica di alcuni paesi considerati molto importanti nella diffusione del vaping: soprattutto desta stupore la mancanza della Francia. Probabilmente le politiche di Macron non stanno premiando neppure sul fronte della riduzione del danno da tabacco.

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