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Nuovo studio clinico: “Usare la sigaretta elettronica equivale a non fumare”

La ricerca è stata condotta su un campione di fumatori adulti che sono passati esclusivamente al vaping e quelli che si sono astenuti dal fumo, per un periodo di cinque giorni.

Smettere di fumare, anche solo per cinque giorni, o utilizzare una sigaretta elettronica riduce allo stesso modo la possibilità di sviluppare agenti cancerogeni. La ricerca è stata condotta su un campione di fumatori adulti che sono passati esclusivamente al vaping e quelli che si sono astenuti dal fumo, per un periodo di cinque giorni. I risultati dello studio Changes in Biomarkers of Exposure Associated with Switching for 5 Days from Combusted Cigarettes to Nicotine Salt Pod System” sono stati presentati al meeting annuale 2019 della US Society for Research on Nicotine & Tobacco (SRNT), tenutosi a San Francisco. La ricerca è stata condotta utilizzando il dispositivo di vaporizzazione Juul con sali di nicotina.
Lo studio – randomizzato, a gruppi paralleli e condotto in aperto su fumatori adulti in regime di ricovero – è stato infatti  promosso da Juul Labs e condotto da Celerion, un primario laboratorio di ricerca clinica, con l’obiettivo di esaminare i cambiamenti, rispetto al valore basale, dei BOE primari presenti nelle urine e nel sangue di 90 fumatori adulti.
I biomarcatori a breve termine oggetto dell’analisi – NNN, NNAL, 3-HPMA, MHBMA, S-PMA, HMPMA, CEMA, 1-OHP e COHb – sono agenti cancerogeni di comune riscontro in seguito al consumo di sigarette combustibili e ampiamente considerati come fattori contribuenti allo sviluppo di tumori associati al consumo di tabacco.
I soggetti coinvolti nello studio sono stati randomizzati in sei bracci e – per una durata di cinque giorni – hanno utilizzato un vaporizzatore a cartucce con sali di nicotina, si sono astenuti dal fumare, oppure hanno continuato a consumare sigarette della loro marca abituale. Gli utilizzatori di sigaretta elettronica sono stati ulteriormente randomizzati in quattro sottogruppi separati (15 soggetti per gruppo) e hanno usato uno dei quattro prodotti aromatizzati (tabacco, menta, mango o crema) a una concentrazione di nicotina del 5% (valore che in Europa non è consentito, ndr). Prima della rilevazione dei valori basali, tutti i soggetti si sono astenuti dal fumare per 12 ore, al fine di valutare l’impatto sui BOE conseguente rispettivamente all’uso della sigaretta elettronica, all’astinenza o al consumo di normali sigarette.
Lo studio ha rilevato che tutti gli otto BOE urinari non nicotinici si sono ridotti di un valore aggregato dell’85,3% nel braccio degli astinenti, rispetto a una riduzione aggregata dell’85.0% nel braccio composto dai 4 gruppi di utilizzatori di NSPS (p>0,05). Ciò rappresenta una riduzione relativa del 99.6% dei BOE aggregati per il braccio degli utilizzatori di NSPS. Nel braccio dei fumatori di sigarette combustibili, gli stessi BOE sono aumentati di un valore aggregato del 14.4% rispetto al valore basale.

 

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