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Sigarette elettroniche sul web: ok depositi fiscali, no negozi e drop shipping

L'agenzia dei Monopoli chiarisce che soltanto i depositari autorizzati possono vendere online i liquidi soggetti ad imposta di consumo

A seguito di alcune richieste di chiarimento, l’agenzia delle Dogane e Monopoli ha diramato una circolare esplicativa sulle modalità con cui è possibile vendere online i prodotti liquidi da inalazione sottoposti ad imposta di consumo.
La risposta va nella direzione più semplice, che non può dare adito ad ulteriori dubbi: soltanto i depositi fiscali possono vendere online ad imposta assolta nel momento in cui il prodotto esce dal magazzino. L’indirizzo web utilizzato per la vendita a distanza deve essere preventivamente comunicato all’Agenzia delle Dogane e Monopoli, così come tutte le eventuali modifiche di dominio. In sostanza, un negozio su strada dotato di deposito fiscale può vendere anche online; un negozio su strada autorizzato alla vendita non può vendere online. La discriminante, quindi, è il deposito fiscale.
La circolare mette anche nero su bianco l’impossibilità di ricorrere al drop shipping per eludere la normativa. Ovvero, un sito web non può vendere in alcun caso un liquido da inalazione neppure se si appoggia ad un magazzino di un’azienda terza dotata di deposito fiscale (drop shipping). La vendita online può essere esclusivamente unidirezionale: dal deposito fiscale al negoziante oppure dal deposito fiscale al consumatore, non sono consentiti intermediari
La circolare ribadisce inoltre che i prodotti venduti online devono essere in regola con le norme sull’etichettatura e dotati di codice identificativo univoco. Chiunque venga sorpreso a vendere prodotti non in regola sarà soggetto ad inibizione del sito, in caso di vendita effettuata da un’azienda senza deposito fiscale si potrebbe configurare il reato di contrabbando.

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