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Multinazionali del tabacco condannate a risarcire vittime del fumo

Ha avuto successo la class action promossa in Canada: Big Tobacco dovrà pagare 13 miliardi di dollari.

Non nasconde la soddisfazione André Lesperance (in foto), uno degli avvocati che ha sostenuto la class action contro le multinazionali del tabacco, mostrando la sentenza del Tribunale d’Appello del Québec. Il giudice le ha condannate a risarcire con 13 miliardi di dollari le famiglie dei fumatori morti a causa del tabacco e delle sigarette. Lo ha deciso la corte d’appello del Québec confermando la sentenza di primo grado ai danni delle divisioni canadesi di Philip Morris, British American Tobacco e Japan Tobacco International. La class action ha avuto inizio nel 2008 con il deposito di centinaia di ricorsi per “mancata informazione sui danni causati dalle sigarette“. Quattro anni fa la sentenza di primo grado che condannava le tre multinazionali al mega risarcimento. La corte d’appello, confermando la sentenza, ha anche aumentato di un paiio di miliardi di dollari il risarcomento perché ha aggiunto gli interessi che sono maturati nel frattempo. I rischi associati al fumo sono noti in Canada da decenni. I consumatori erano consapevoli e per questo pensiamo che non dovremmo essere ritenuti responsabili – ha dichiarato Eric Gagnon, responsabile degli affari societari e regolatori di BAT. Anche Philip Morris e Jti hanno annunciato che faranno ricorso alla Corte Suprema canadese. Di parere contrario il rappresentante delle vittime, Rob Cunningham: “Questa è una sconfitta completa e clamorosa per l’industria del tabacco, impegnata in decenni di comportamenti illeciti che hanno causato immense sofferenze, malattie e morte“.

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