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Medici spagnoli riducono il danno con la sigaretta elettronica

Nasce la Plataforma para la reducción del daño por tabaquismo per promuovere l'ecigarette e altri prodotti alternativi al tabacco.

Nasce in Spagna la Plataforma para la reducción del daño por tabaquismo con lo scopo di promuovere l’uso della sigaretta elettronica e di altri dispositivi innovativi per la nicotina come alternativa per i fumatori che non riescono a smettere di fumare. A rendere l’iniziativa particolarmente rilevane è che a promuoverla è un gruppo di medici e operatori santari di diverse specialità, che ha scelto come portavoce Fernando Fernandéz Bueno, chirurgo oncologico dell’ospedale Gómez Ulla di Madrid. 

All’agenzia di stampa Europa Press, Bueno ha ricordato che, in base alle ultime rilevazioni ufficiali, in Spagna fuma il 34 per cento della popolazione, una percentuale che ha riportato il Paese ai numeri del 2005, prima che entrasse in vigore la legge anti-fumo. “Questo ci deve fare fare riflettere – ha commentato il chirurgo – Le politiche di prevenzione e per la cessazione del fumo funzionano in parte, ma non sono in grado di soddisfare quei sette fumatori su dieci che non riescono a smettere o non vogliono farlo”.

E allora anche i medici spagnoli chiedono una terza via, ispirata al modello britannico, che punti sulla riduzione del danno da tabacco utilizzando prodotti alternativi, come la sigaretta elettronica. “È una via efficace e sicura – ha spiegato Bueno – che sta dando buoni risultati in Paesi come il Regno Unito, il Canada, la Nuova Zelanda, la Norvegia o gli Stati Uniti. Dobbiamo cambiare l’approccio attuale, perché il tabacco ucciderà quelle persone che non riescono a smettere di fumare“.

La Plataforma voluta dai medici spagnoli si occuperà anche di promuovere la ricerca sui prodotti a basso rischio, si doterà di un osservatorio per verificare il funzionamento di questi strumenti nel lungo termine e si occuperà di offrire formazione sulle politiche di riduzione del danno ai professionisti della salute, in modo che questi possano proporle ai loro pazienti. Insomma, anche in Spagna, come già successo nel Regno Unito e come sta succedendo in Germania e in Francia, sono i medici che ogni giorno si confrontano con i malati a mostrare la strada alla politica.

Ma Fernando Bueno fa un appello anche ai rappresentanti delle istituzioni perché “aprano le menti e ascoltino”. “Spero che il prossimo governo – ha dichiarato – sia disposto ad ascoltare e sono convinto che la riduzione del danno sarà una futura strategia del Ministero della salute”. E poi ha chiosato: “Voglio solo che i fumatori spagnoli abbiano le stesse possibilità di smettere di quelli del Regno Unito. Questa è una lotta contro il tabacco”.

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