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I quindicenni svizzeri preferiscono la sigaretta elettronica al tabacco

L'indagine condotta dall'Ufficio federale di sanità ha rilevato l'aumento della diffusione dei dispositivi di riduzione del danno tra gli studenti.

Tra i quindicenni, la metà dei ragazzi (51%) e un terzo delle ragazze (35%) hanno provato almeno una volta nella vita una sigaretta elettronica. È il risultato di una inchiesta condotta in Svizzera per conto dell’Ufficio federale di sanità pubblica. L’indagine è stata condotta l’anno scorso su un campione di 11 mila ragazzi in età scolastica compresa tra gli 11 e i 15 anni. Il 21 per cento dei ragazzi e il 13 per cento tra le ragazze si sono definiti consumatori abituali.
Nonostante le autorità elvetiche abbiano espresso preoccupazione per il dato, è interessare notare come, invece, sia diminuito il numero dei giovani fumatori, passando dall’11 all’8 per cento. La sigaretta elettronica, in virtù della capacità di ridurre il danno da fumo, può essere uno strumento che allontana i giovani dal tabacco. Al contrario, se l’e-cig fosse una porta d’ingresso al fumo, il numero dei fumatori sarebbe dovuto essere se non superiore almeno corrispondente a quello degli anni passati.  Sono infatti il 10 per cento dei ragazzi quindicenni e l’8 per cento delle loro coetanee ad aver dichiarato di aver fumato almeno una volta alla settimana una sigaretta tradizionale, a fronte rispettivamente del 12 per cento e del 9 per cento rispetto l’anno precedente.
Per quanto riguardo invece l’uso della cannabis legale, il 27 per cento dei ragazzi e il 17 per cento delle ragazze di quindici anni l’hanno consumata almeno una volta nella vita mentre il 14 per cento dei ragazzi e il 9 per cento delle ragazze hanno indicato di aver consumato canapa almeno una volta nei 30 giorni precedenti l’indagine (percentuali inferiori entrambe di un punto rispetto la rilevazione dell’anno precedente).

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