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L’industria del tabacco è utilizzata a modello di marketing dalle aziende di bibite e bevande zuccherate. Lo sostengono quattro autorevoli ricercatori – Kim Nguyen, Stanton Glantz, Casey Palmere Laura Schmith – il cui lavoro di sintesi è stato pubblicato sulla rivista specialistica Bmj.
I ricercatori hanno esaminato come le aziende del tabacco hanno sfruttato le loro conoscenze su sapori, colori e marketing rivolto ai bambini per sviluppare i principali marchi di bevande zuccherate. Sono state trovate moltissime analogie in attività definite “di comunicazione aggressiva” in opposizione a restrizioni fiscali e di marketing. Emblematica la domanda finale: “Lo zucchero è il nuovo tabacco?”. La pubblicazione di documenti interni del settore del tabacco dimostrerebbe in effetti che molti dei principali marchi di bevande erano un tempo posseduti e sviluppati dalle compagnie del tabacco.
“Il marketing di bevande zuccherate rivolto ai bambini– commentano i ricercatori – da parte delle multinazionali e la necessità di regolamentarlo è al centro del dibattito pubblico sin dagli anni ’70 Nel 1974 il Better Business Bureau creò apposita unità di controllo per promuovere le pubblicitàresponsabili attraverso l’auto-sorveglianza del settore. Nel 2006, in risposta alle richieste di regolamento governativo, l’industria delle bevande zuccherate ha creato un proprio regolamento per la pubblicità che prevede, tra le altre cose, i messaggi di avvertenza per la salute, la limitazione di testimonial, l’incoraggiamento a mangiare cibi sani”.