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Commercianti indiani lanciano campagna per la sigaretta elettronica

"Say no to smoking" è destinata alla business community indiana per sensibilizzare contro il fumo ma a sostegno degli strumenti di riduzione del danno.

La Confederation of All India Traders (Cait), che raccoglie i commercianti del Paese, è pronta a lanciare una campagna antifumo a livello nazionale. Si chiamerà “Say no to smoking” ed è indirizzata in particolare alla business community indiana, che – sipega il presidente B.C. Barthia – “a causa della pressione lavorativa, rimane costantemente sotto pressione e quindi registra alti tassi di fumatori”. Ma la campagna della Cait non si ferma a sconsigliare il tabacco, ma cercherà di indurre i trader indiani a scegliere almeno uno strumento di riduzione del danno.
Considerando che le sigarette elettroniche riducono il rischio del 95 per cento, Bhartia ha dichiarato al periodico specializzato Brand Equity: “In caso di necessità, sarebbe prudente optare per il male minore, aiutando i fumatori a ridurre l’esposizione al catrame delle sigarette a tabacco combusto”. Le sigarette elettroniche sono al centro di un vivace dibattito in India e la presa di posizione della Confederazione aggiunge carne al fuoco.
Il segretario generale di Cait Praveen Kahndelval si è spinto a fare un appello ai commercianti indiani, affinché offrano delle alternative ai circa 106 milioni di fumatori del Paese. “In India il fumo – ha dichiarato – provoca quasi un milione e mezzo di morti all’anno. Le sigarette sono facilmente accessibili in tutti i drugstore che coprono ogni angolo delle città indiane. La maggior parte delle vendite avviene in maniera libera, senza che i fumatori siano colpiti dagli avvertimenti sulla salute sui pacchetti e senza controlli sui minori”. Per questo Kahndelval ha concluso: “Bisogna passare ad alternative meno dannose, come le sigarette elettroniche, per ridurre gli effetti negativi sulla salute”.

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