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Poco meno di 10 milioni di fumatori e quasi un milione di vaper adulti. È quanto emerge da una ricerca di mercato condotta alla fine dell’anno scorso da Gfk per Imperial Brands. Rispetto all’annuale analoga statistica diffusa dall’Istituto superiore di sanità i numeri segnerebbero una inversione di tendenza: i fumatori tornerebbe a diminuire mentre i consumatori di sigarette elettroniche abituali sarebbero in aumento di circa il 15 per cento. I dati scorporati dicono che la regione in cui in valore assoluto si svapa di più è la Lombardia (174 mila consumatori adulti), seguita da Lazio (114 mila) e Triveneto (108 mila). La Lombardia, invece, è la regione con il maggior numero di fumatori adulti (1 milione 749 mila), seguita da Friuli Venezia Giulia (1 milione 139 mila) e Piemonte (1 milione 114 mila). Quasi a sorpresa, dall’indagine risulta che la regione in cui la sigaretta elettronica ha l’indice di penetrazione più alto è l’Abruzzo e Molise, dove i vapers rappresentano il 16 per cento del totale tra i fumatori adulti. Segue la Campania (13 per cento) e il Lazio e l’Emilia Romagna (12 per cento).
Le regioni più virtuose sono la Sardegna per quanto riguarda il numero di fumatori (306 mila) e la Liguria per quanto riguarda il numero di consumatori di sigarette elettroniche (17 mila). In rapporto al numero di fumatori, è sono invece le Marche e Umbria le regioni in cui la sigaretta elettronica fa più difficoltà a consolidarsi: ogni 5 vapers ci sono 100 fumatori.
Fra poco più di un mese, in occasione della Giornata mondiale senza tabacco, l’Istituto superiore di sanità rinnoverà la propria statistica. Se venissero confermati i dati anticipati da Gfk sarebbe un ottimo segnale di ripresa del mercato degli strumenti a rischio ridotto, per contro, di arresto della diffusione del tabacco combusto. E questo nonostante l’assoluta mancanza di campagne istituzionali di informazione contro il fumo ma soltanto grazie alle attività di promozione e propaganda delle aziende del vaping e del passaparola tra i consumatori.