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Un finanziamento di 3,4 milioni di dollari per ricostruire un polmone con cellule umane e sottoporlo ai vapori della sigaretta elettronica. I risultati dovranno servire per studiare le differenti reazioni delle cellule al fumo e al vapore. La Food and Drug Amdministration ha scelto l’università del Colorado per avviare quello che si preannuncia essere uno degli studi più importanti e costosi in materia di fumo e vaping. Tra gli obiettivi, anche esaminare come i nuovi prodotti del tabacco, i cosiddetti riscaldatori, interagiscono con le cellule e verificare se e quanto siamo meno dannoso del fumo tradizionale. Il polmone umano microingegnerizzato consentirà di capire meglio come reagiscono e interagiscono i vapori dell’e-cig su geni, proteine e cellule. In passato sono state sempre e solo usate cavie animali (soprattutto topi) sottoposte a test in condizioni estreme che le hanno sempre portate alla morte. Il modello, come spiegano i ricercatori dell’università, “fornirà alla prossima generazione risultati importanti che potranno così servire per identificare eventuali miscele o reazioni pericolose e cancerogene“.