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“La Legge Carloni è salva, la rivoluzione è in corso”

I governi che fanno dello svapo un modello di salute pubblica innovativo (e liberale) riscontrano una accelerazione nella riduzione del tabagismo che non ha precedenti.

Al Ministero della Salute è arrivato l’uovo con la sorpresa del principio della riduzione del danno. Con la sua diffusione, in America la vendita di sigarette è scesa del 9%, in Inghilterra ci sono stati 1 milione di fumatori in meno e in Nuova Zelanda è stata addirittura avviata una campagna per incoraggiare i fumatori a passare al vaping.
Insomma  è una scia rivoluzionaria che sta conquistando il globo e che riscontra, in tutti i paesi in cui è diffusa, un netto calo del numero di fumatori.
Per questo, sono convinto che la Regione Marche non sarà l’unica. Basterà vedere i primi dati di cessazione per far partire anche il resto delle altre regioni italiane.  I governi che fanno dello svapo un modello di salute pubblica innovativo (e liberale) riscontrano una accelerazione nella riduzione del tabagismo che non ha precedenti e il ricorso al principio di precauzione, o si smette o nulla, non è realisticamente da considerare.  La mente umana non è bianca o nera, agisce su impulsi e sfumature diverse che vanno considerate.  Public Health England, Royal College of Physicians e persino il National Academy of Science hanno pubblicato report ufficiali con i quali si evince chiaramente che le e-cig sono almeno il 95% meno dannose delle sigarette convenzionali. Adottare politiche di salute pubblica in grado di associare il counselling antifumo alla promozione di strumenti meno dannosi come le elettroniche potrebbe davvero salvare milioni di vite nel mondo. E la rivoluzione è ormai in corso.
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