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Sigarette elettroniche e liquidi di ricarica vegan-friendly

Cosa rispondere a chi si trova nella scelta etica di non assumere sostanze di derivazione animale?

La sigaretta elettronica riduce i danni causati dal fumo di almeno il 95 per cento. Assumere la nicotina attraverso lo strumento elettronico significa soprattutto pensare alla salute propria e di chi sta attorno. Il dato è ormai consolidato e assunto dalla comunità scientifica, frutto delle ricerche condotte e pubblicate dal Public Health England, il corrispettivo del nostro Istituto superiore di sanità.
Per proseguire, o ovviare, il percorso di riduzione del danno con una sigaretta elettronica è però fondamentale saper scegliere un liquido con la giusta gradazione di nicotina e, al contempo, con un gusto che possa appagare palato e cervello. Ma cosa succede se il fumatore ravveduto è vegano? Cosa rispondere a chi si trova nella scelta etica di non assumere sostanze di derivazione animale? La risposta potrebbe essere semplice: “Non ci sono liquidi di origine animale”. Ma per essere sicuri e, soprattutto, per non ingannare il consumatore, occorre tenere presente alcuni concetti di base.
Prima di tutto occorre definire un liquido vegano. Altro non è che un prodotto del vaping che non contiene alcun ingrediente o molecola di origine animale (derivati compresi) e per la cui fabbricazione non è stato utilizzato alcun prodotto di origine animale. Un aroma al latte e cioccolato, ad esempio, se ricostruito interamente in laboratorio sinteticamente, potrebbe essere ugualmente utilizzato dai vegani. Ricordare un gusto al palato, soprattutto nel vaping, non significa che siano stati utilizzati gli ingredienti reali del prodotto originale.
Gli ingredienti di un liquido che possono contenere prodotti di origine animale, e quindi da evitare, sono gli aromi. Glicerina, glicole e nicotina, invece, sono sempre definibili vegani. Esistono da ben prima dell’invenzione dell’e-cig e nessun prodotto di origine animale li compone o è coinvolto nel processo di produzione.
Ma non avere ingredienti di derivazione animale non è sufficiente per poter definire un liquido vegano. Occorre che i liquidi non vengano testati sugli animali, neppure per fare ricerca scientifica sugli effetti del vaping sull’uomo. Se questo accade, il liquido non è adatto al comsumo da parte dei vegani, rendendo inefficace l’eventuale rispetto dell’iter di produzione senza ingredienti di origine animale.
In Italia, sono due le aziende che hanno avuto un occhio di riguardo nei confronti dei vegani. Mentre l’azienda Bandz ha prodotto in passato una linea loro appositamente dedicata, la FlavourArt appone in tutte le etichette il logo “Not tested on animals”. Sigmagazine già da tempo ha aderito alla campagna della Lav contro la sperimentazione sugli animali.

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