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#MAGGIOrVAPORE, Dautzenberg: sigaretta elettronica è piacere e salute

Il celebre pneumologo francese spiega i vantaggi di passare alla sigaretta elettronica e ridimensiona gli allarmi formaldeide e metalli pesanti.

Per tutto il mese di maggio, in occasione della campagna #maggiorvapore = #minordanno, riproporremo quotidianamente un articolo di archivio riguardante svapo e salute. Sarà un’occasione per ripercorrere le tappe salienti di una letteratura scientifica sugli effetti della sigaretta elettronica che, dal 2015 ad oggi, ha messo molti punti fermi, stabilendo che il vaping riduce drasticamente il rischio e il danno del fumo.

da Sigmagazine del 30 aprile 2016

Fumare vuol dire guidare contromano in autostrada; svapare significa guidare a 150 Km/h dove il limite è di 130 Km/h. Metafore efficaci che dimostrano visivamente quanto il rischio del vaping sia enormemente inferiore rispetto al fumo da tabacco. La figura retorica è stata utilizzata da Bertrand Dautzenberg, tra i più influenti pneumologi della comunità scientifica internazionale. Da anni impegnato nella lotta contro il fumo, è in prima linea per la difesa e il sostegno alla sigaretta elettronica come strumento per la riduzione dei rischi per la salute. In una lunga intervista rilasciata alla stampa francese, ha parlato a tutto tondo dei vantaggi della e-cig, senza peli sulla lingua ma soprattutto con evidenze scientifiche alla mano.
Non esiste il rischio zero – ha spiegato Dautzenberg – ma il rischio preso con una sigaretta elettronica è incomparabile a quello preso con una sigaretta tradizionale. Negli ultimi cinque anni non è stato riscontrato alcun decesso direttamente associato all’utilizzo di e-cig mentre, ad esempio, in Francia oltre 390 mila persone sono morte per il fumo“.
Il professore cita i risultati di alcune indagini, condotte sui dispositivi di nuova generazione “ben più sicuri rispetto alle prime sigarette elettroniche”, ponendo l’accento sulle presunte esalazioni di formaldeide o sulla presenza di metalli pesanti. “La quantità tossica trovata negli studi è assolutamente irrilevante. Sia per la formaldeide che per i metalli pesanti. Ogni 300 boccate di vapore si sprigionano tra un minimo di 10 ad un massimo di 60 μg/m3, quando le organizzazioni internazionali cominciano a vedere un rischio a partire da un’esposizione prolungata in una stanza al chiuso con una concentrazione nell’aria di formaldeide superiore a 120 μg/m3. Per quanto riguarda invece i metalli pesanti, si sono trovati in una concentrazione fino a cento volte inferiore rispetto a quella autorizzata ad esempio negli apparati medicali per la vaporizzazione”.
Non è soltanto un “professorone” Dautzenberg, ma è soprattutto un gran comunicatore. La sua persona unisce il saper fare con il saper comunicare e lo dimostrano le immagini e gli esempi utilizzati nel corso del ragionamento. “Se volete smettere di fumare fatelo con piacere, cercate il piacere”, è il consiglio Dautzenberg. “Il vaping non vi soddisferà, e probabilmente lo abbandonerete sin da subito, se non vi porterà piacere nei primi cinque secondi successivi l’aspirazione. Dovete trovare piacere in fondo alla gola come se steste aspirando tabacco di sigaretta. È insomma quello che si chiama hit. Bisogna partire da questo perché probabilmente il gusto non sarà la prima cosa che vi spingerà ad usare la sigaretta elettronica. Bisognerà provare, farsi consigliare, provare ancora fino a quando anche il gusto sarà assecondato. L’importante è non mollare dopo i primi cinque secondi. Resistendo a questa prima difficoltà e utilizzando la ecig quando si sente necessità di fumare, allora farete un bel passo in avanti. La sigaretta elettronica – conclude il professor Dautzenberg – consente di smettere di fumare in maniera simpatica, senza rischi e con piacere. Perché allora continuare ad usare il tabacco, un prodotto che puzza, uccide e rovina?”.
Bertrand Dautzemberg, nel corso dell’intervista ha annunciato che il 9 maggio a Parigi si svolgerà un grande summit del vaping, a cui parteciperanno i massimi esperti del settore sia dal punto di vista sanitario che economico. Oltre, naturalmente, a tutti gli operatori del settore.

 

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