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#MAGGIOrVAPORE: il vapore dell’e-cig non altera la vitalità cellulare

Uno studio comparativo condotto in Francia mette ancora una volta in evidenza le enormi differenze di tossicità fra fumo e vaping.

Per tutto il mese di maggio, in occasione della campagna #maggiorvapore = #minordanno, riproporremo quotidianamente un articolo di archivio riguardante svapo e salute. Sarà un’occasione per ripercorrere le tappe salienti di una letteratura scientifica sugli effetti della sigaretta elettronica che, dal 2015 ad oggi, ha messo molti punti fermi, stabilendo che il vaping riduce drasticamente il rischio e il danno del fumo.

da Sigmagazine del 20 febbraio 2017

Ennesima conferma della minore tossicità della sigaretta elettronica rispetto al tabacco arriva da uno studio francese pubblicato dalla rivista accademica Toxicology in Vitro. Condotto da un’équipe dell’Institut Pasteur del Centro ospedaliero universitario di Lille, lo studio si intitola “Comparazione fra gli effetti cellulari e trascrittomici del vapore della sigaretta elettronica e del fumo di sigaretta nelle cellule dell’epitelio dei bronchi umani”.
La ricerca del gruppo di Lille, guidato da Sébastien Anthérieu, è iniziata nel marzo del 2014 ed ha riprodotto in laboratorio condizioni realistiche utilizzando una macchina per il fumo, sigarette standard e un’ecig con claromizzatore, batteria Ego a 3,7 volt e resistenze da 2,8 Ohm. Come rivela il sito Vapolitique, sono stati poi vaporizzati liquidi francesi in tre versioni: senza aroma, al tabacco e alla menta, sia senza nicotina che con concentrazione di 16 mg/ml.
In assenza di un profilo standardizzato per lo svapo – spiegano i ricercatori – abbiamo selezionato un volume e una frequenza di inalazione elevata: un volume di 55 ml per 3 secondi con intervalli di 30 secondi”. Per la sigaretta convenzionale, invece, entrambi i parametri erano più moderati: 35 ml per 2 secondi ogni 60 secondi.
I risultati sono abbastanza netti: mentre il fumo di sigaretta diminuiva fortemente la vitalità cellulare dopo 48 minuti di esposizione, il vapore dell’ecig non causava alcuna citotossicità fino a 288 minuti di esposizione. Lo stress ossidativo, inoltre, era evidente solo dopo l’esposizione al fumo. Per quanto riguarda l’effetto sui geni, i dati trascrittomici delle cellule esposte hanno indicato che il fumo di sigaretta causa una deregulation di un gran numero di geni, specialmente quelli coinvolti in importanti funzioni biologiche come lo stress ossidativo e la morte cellulare, mentre il vapore di ecig suscitava una modulazione molto discreta. “Questi risultati – conclude lo studio – suggeriscono nettamente una minore tossicità del vapore della sigaretta elettronica rispetto al fumo di quella di tabacco e costituiranno la base per ulteriori studi sperimentali con una maggiore varietà di eliquids e di modelli di ecig”.

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