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SVAPOWORLD – Notizie internazionali dal 19 al 25 maggio

Il settore del vaping cresce in Nuova Zelanda, grazie alle politiche del governo. Le Filippine minacciano divieti e l'Arabia Saudita tassa le ecig, mentre la Corea del Sud registra un forte calo dei fumatori. In Germania è in corso il più grande sondaggio sugli svapatori tedeschi.

Nuova ZelandaIl governo pro vaping incentiva la crescita del settore
I dati sono ancora troppo grezzi per essere resi noti nella loro precisione ma il business del vaping sta conoscendo una vera e propria primavera in seguito all’approccio intelligente del governo nei riguardi delle politiche sulla riduzione del danno. Media neozelandesi riportano che, se il Paese si avvicinerà all’obiettivo “senza fumo entro il 2025” sarà dovuto anche all’accessibilità dei prodotti vaping: i comprovati vantaggi sanitari ed economici dello svapo sono ormai un dato acquisito per l’opinione pubblica. Gli imprenditori del settore sottolineano con soddisfazione la partecipazione del governo all’imminente campagna per la promozione della salute che si propone lo scopo di convincere i fumatori a passare al vaping.

UsaBeverly Hills verso il divieto di vendita dei prodotti del tabacco e contenenti nicotina
Beverly Hills, città enclave della contea di Los Angeles, famosa per ospitare la dorata colonia delle star hollywoodiane e teatro di una fortunata serie televisiva degli Anni Novanta, torna alla ribalta per la decisione del Consiglio cittadino di vietare la vendita di qualsiasi prodotto di tabacco e contenente nicotina, con l’eccezione dei cigar club di lusso. La prima di due votazioni necessarie ha avuto esito favorevole. Los Angeles in particolare è stata antesignana negli Usa delle restrizioni legate al fumo in luoghi pubblici. Quella di Beverly Hills è “una scelta che riflette i valori della nostra comunità“, ha spiegato il sindaco. I passaggi burocratici ancora necessari per l’operatività della misura e qualche altra curiosità nell’articolo su Sigmagazine.

Beverly Hills, presto divieto di vendita di prodotti del tabacco e con nicotina

FilippineMinistro delle Finanze minaccia il divieto totale della sigaretta elettronica
Il governo delle Filippine potrebbe dichiarare il divieto totale di ogni sigaretta elettronica sul proprio territorio. La misura draconiana è stata minacciata dal ministro delle Finanze Carlos G. Dominguez e giustificata con il proliferare di dispositivi per il vaping non regolamentati e dunque illegali. Dominguez appare tuttavia confuso nel momento in cui si addentra su questioni legate ai riflessi sulla salute dell’ecig. Il Manila Bulletin riporta dichiarazioni in parte contraddittorie del titolare delle Finanze, che accenna anche all’ipotesi più morbida di una tassazione, dal momento che – dice – l’ecig fa male. Sulla decisione Dominguez intende tuttavia coinvolgere il suo collega alla Sanità, giacché – conclude – ci sono questioni mediche e legate alla salute di cui è necessario tenere conto.

FilippineStudio Oms: troppi fumatori, inefficaci le politiche antifumo del governo
E proprio mentre il governo discute di misure anti ecig, sempre dalle Filippine arriva una dolorosa conferma: il Paese fa registrare uno dei più alti tassi di fumatori in Asia, nonostante gli sforzi compiuti negli ultimi anni dal governo con campagne antifumo di tipo tradizionale. Il dato giunge da uno studio realizzato dall’Organizzazione mondiale della sanità. Le Filippine sono classificate tra i primi 15 Paesi al mondo con il più alto numero di malattie legate al consumo di tabacco. Ingenti i costi legati all’uso del tabacco, che includono l’assistenza sanitaria e la perdita di produttività da malattie e mortalità. Più di 100 mila filippini muoiono ogni anno a causa di malattie legate al fumo, come il cancro del polmone e l’insufficienza cardiaca.

UsaStudio: una sigaretta elettronica non è per sempre
La maggior parte delle persone che utilizzano una sigaretta elettronica intendono smettere e molti di essi hanno provato a ridurne il consumo. È quanto sostiene uno studio realizzato dai ricercatori della Rutgers Robert Wood Johnson Medical School, pubblicato sulla rivista Nicotine & Tobacco Research. Si tratta del primo tentativo di esaminare le intenzioni degli utilizzatori di ecig di smettere di svapare e i loro tentativi passati di farlo attraverso un campione rappresentativo di vaper adulti. Il dibattito sul vaping si è finora incentrato sulla sua acclarata “minore dannosità rispetto al fumo di tabacco, sulla sua efficacia come strumento per smettere di fumare o sui rischi del vaping giovanile“, ha detto Marc Steinberg, co-autore dello studio. “Oltre a questi problemi, i nostri dati suggeriscono che gli utenti di sigarette elettroniche non vogliono usare questi dispositivi per sempre. Alla fine, vogliono smettere di usare le sigarette elettroniche allo stesso modo in cui un fumatore tradizionale vuole smettere di fumare sigarette“.

Arabia SauditaLo Stato è in rosso, tassate le sigarette elettroniche
Calo degli introiti provenienti dal petrolio e spesa pubblica fuori controllo. Così il regno saudita ha deciso di tassare ecig e prodotti del vaping, assieme alle bevande non alcoliche, prolungando di fatto una tassa simile che era stata introdotta nel 2017.

UsaStudio: quasi la metà dei follower di Juul su Twitter non ha l’età. Ma l’azienda controbatte
Quasi la metà dei follower che hanno seguito lo scorso anno l’account Twitter di Juul non ha in realtà l’età per acquistare la piccola pod-mod. È quanto emerge da uno studio pubblicato dal sito Jama Pediatrics, secondo il quale il 45% delle persone che ha seguito i tweet dell’azienda sul social media aveva un’età compresa fra i 13 e i 17 anni, un dato che gli autori ritengono allarmante per i rischi legati al vaping giovanile, anche se di per sé essere un follower su Twitter non significa essere un consumatore di Juul. L’azienda americana ha infatti contestato in un comunicato metodologia e risultati dello studio che, a suo avviso, differiscono da quelli forniti direttamente a Juul da Twitter. Sulla base delle informazioni ricevute dal social media, Juul ha stimato che solo il 3,9% dei follower su Twitter tra i 13 e i 17 anni erano anche utilizzatori. “Stiamo facendo tutto ciò che è in nostro potere per impedire agli adolescenti di collegare la nostra azienda a Twitter“, ha affermato Juul nel comunicato.

GermaniaA breve l’identikit 2019 dello svapatore tedesco
In corso la raccolta dei dati per il più grande sondaggio sul vaping in Germania che dovrà fornire l’identikit aggiornato dello svapatore tedesco. Lo realizza il primo distributore nazionale del settore, InnoCigs, attraverso questionari inviati alle 8 mila persone che compongono il campione prescelto. Il sondaggio viene compiuto per il secondo anno consecutivo e fornisce a operatori, consumatori e esperti scientifici e sanitari informazioni molto interessanti. Cosa hanno rivelato i dati del 2018 e quali sono le attese per l’aggiornamento di quest’anno è raccontato nell’articolo su Sigmagazine.

Ottomila tedeschi si mobilitano per sondaggio sulla sigaretta elettronica

Corea del SudContinua il calo di vendite delle sigarette tradizionali
Buone notizie dalla Corea del Sud sul fronte della riduzione del fumo. Secondo i dati forniti dal ministero dell’Economia e delle Finanze di Seul, la vendita di sigarette è diminuita dello 0,2% nel primo trimestre del 2019 in rapporto allo stesso periodo del 2018. In numeri assoluti si è passati da una vendita di 783,9 milioni di pacchetti a 782,7 milioni. Secondo gli esperti ministeriali il ribasso è dovuto alla combinazione dell’aumento del prezzo al dettaglio e delle politiche antifumo. Nel 2015 il governo sudcoreano applicò l’aumento dell’80% del prezzo delle sigarette. Rispetto al primo trimestre 2014 la diminuzione delle vendite è del 17%.

BelgioI pacchetti di sigarette neutri sugli scaffali dal prossimo anno
Dall’inizio del prossimo anno il Belgio introduce i pacchetti di sigarette neutri, non colorati e senza pubblicità dei marchi. Lo ha reso noto il ministro della Sanità Maggie De Block con un comunicato ufficiale. La normativa si inserisce nel quadro di misure che mirano a ridurre il numero di fumatori.

FranciaLotta al contrabbando, al via una tracciabilità più sicura dei pacchetti di sigarette
È entrato in vigore lunedì scorso l’obbligo di tracciabilità per i prodotti del tabacco su tutto il territorio francese. Si tratta di un codice univoco assegnato a ogni pacchetto di sigarette e altri prodotti del tabacco fabbricati o importati in Europa con lo scopo di combattere il contrabbando. La novità sta nel fatto che, a differenza degli attuali sistemi di marcatura avviati e gestiti dai produttori, quello nuovo è indipendente: i codici unici apposti su ciascun prodotto del tabacco vengono ora generati da una tipografia statale, i produttori sono stati chiamati semplicemente a finanziare il nuovo sistema.

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