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Molta Italia al summit europeo su sigaretta elettronica e riduzione del danno

A Bucarest si ritroveranno medici, esperti di salute pubblica, rappresentanti dell'industria, delle istituzioni e dei consumatori.

Aprire un dialogo franco e aperto sulla riduzione del danno da fumo con le istituzioni nazionali e quelle dell’Unione europea, con la comunità medica e gli esperti di salute pubblica. Questo lo scopo dell’”Harm Reduction Summit – A European discussion about vaping” che si terrà giovedì 20 giugno presso l’Hotel Marriot di Bucarest, in Romania. L’evento è organizzato dalla principale associazione dei produttori del Paese, la Asociatia Industriei de Vaping, in collaborazione con l’Independent European Vape Alliance (Ieva) che ha base a Bruxelles. Fra gli special guest dell’incontro troviamo fra gli altri l’associazione italiana dei produttori Anafe Confindustria (rappresentata per l’occasione da Gabriele Mazzoletti), quella tedesca Bündnis für Tabakfreien Genuss e. V. (Bftg), la fiera di settore italiana Vapitaly e l’iniziativa europea Vaping is not tobacco. È prevista, inoltre, la partecipazione di ricercatori, medici, operatori di salute pubblica, rappresentanti delle istituzioni rumene, delle associazioni europee del settore e dei consumatori, oltre che di semplici consumatori.
I lavori si apriranno alle 9 e 30 e saranno coordinati da Andrei Aradits, un attore e presentatore molto famoso in Romania, che ha smesso di fumare utilizzando la sigaretta elettronica; dunque più che un moderatore, sarà un testimonial dell’efficacia dell’e-cigarette. Fra gli esponenti della comunità scientifica si segnala la presenza del professore catanese Riccardo Polosa, a cui è affidata la relazione sul tema “Vaping e salute dei polmoni: cosa sappiamo finora”. Il cardiologo greco Konstantinos Farsalinos, invece, offrirà una “Panoramica sulla sigaretta elettronica come strumento per ridurre il danno da tabacco e per smettere di fumare”. Sempre in ambito scientifico, Sébastien Roux, del francese Centre de Recherche et d’Innovation pour la Vape, parlerà dei metodi di somministrazione di nicotina e di altri composti con la sigaretta elettronica.
Nel pomeriggio la discussione si sposterà su temi meno scientifici, affrontando questioni come la necessità di standard per garantire la qualità e la sicurezza del vaping come strumento di riduzione del danno e la necessità di creare un istituto indipendente per la riduzione del danno. Il tedesco Dustin Dahlman, presidente di Ieva e Bftg, porterà al dibattito a livello europeo, tracciando presumibilmente una sintesi dello status quo e valutando nuove strategie per il futuro. E, proprio a proposito di interventi a livello europeo, a chiudere i lavori del summit sarà Mosè Giacomello, presidente della fiera di Verona Vapitaly e vice presidente del comitato promotore dell’iniziativa europea dei cittadini Vaping is not tobacco. Giacomello illustrerà i motivi che hanno spinto il comitato a promuovere l’iniziativa, la rilevanza che avrebbe per tutto il settore avere una regolamentazione che distingue nettamente i prodotti del vaping da quelli del tabacco e l’importanza di promuovere e sottoscrivere la petizione.

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