Testata giornalistica destinata agli operatori del settore delle sigarette elettroniche - Registrazione Tribunale di Roma: 234/2015; Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017 - Best Edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - Partita Iva 14153851002

A Shenzhen, patria della sigaretta elettronica, è vietato svapare nei luoghi pubblici

Il provvedimento è stato approvato nella giornata di ieri, giovedì 27 giugno. Il divieto si applica anche nelle fermate dell'autobus e nelle aree di attesa.

Potrebbe sembrare un paradosso ma la metropoli di Shenzhen, sede delle maggiori industrie di produzione di sigarette elettroniche, ha vietato l’utilizzo del dispositivo elettronico in gran parte della città. A riferirlo è l’agenzia di stampa nazionale Xinhua. Il divieto riguarda tutte le aree pubbliche, comprese le fermate dell’autobus e le aree di attesa.
Come aggiunge l’Ansa, il divieto segue quello imposto da altre città cinesi, tra cui Hong Kong, Macao, Hangzhou e Nanning. Secondo un rapporto pubblicato a maggio dal Centro cinese per il controllo delle malattie e la prevenzione, sono i più giovani a rappresentare la categoria demografica più rilevante di utilizzatori di sigarette elettroniche e il consumo è aumentato fra il 2015 e il 2018. Finora, sono quarantadue i Paesi e le regioni del mondo che hanno vietato o limitato l’utilizzo di sigarette elettroniche nei luoghi pubblici. La limitazione della sigaretta elettronica rientra in una più ampia strategia di governo di lotta al fumo. L’obiettivo è di ridurre il numero di fumatori, portandolo al 20 per cento entro il 2030, cifra che sarebbe inferiore anche a quella italiano dove i fumatori si attestano al 22 per cento della popolazione mentre in Cina sono ad oggi il 26,6 per cento.

Articoli correlati