L'attualità quotidiana sulla sigaretta elettronica

India, il governo vuole classificare le sigarette elettroniche come medicinali

Una mossa che di fatto toglierebbe dalla circolazione i prodotti del vaping, lasciando però le sigarette di tabacco.

Il Ministero della salute indiano ha proposto che le sigarette elettroniche e gli agli strumenti alternativi al fumo siano classificati come medicinali e regolamentati dal Drugs and Cosmetics Act, la legge nazionale che norma i prodotti medici e cosmetici. E, secondo il quotidiano Business Standard, la proposta avrebbe l’approvazione del Drug technical advisory board, il principale ente consultivo governativo in questioni legate alla medicina.
In India il dibattito sulla riduzione del danno da fumo e sugli strumenti alternativi al tabacco è accesissimo. Da una parte vi sono i sostenitori, che vedono in questi nuovi prodotti una possibilità di aiuto per i circa 120 milioni di fumatori del Paese. Dall’altra il governo che cerca di vietarli, sostenendo che costituiscono un rischio per la salute degli utilizzatori, quasi come le sigarette. Recentemente era intervenuto anche l’italiano Riccardo Polosa, direttore del CoEhar, che dalle colonne del quotidiano Daily Pioneer si era speso in favore dell’harm reduction.
Non deve però essere risultato molto convincente alle orecchie del Ministero della salute che, con questa nuova mossa, può mettere davvero a repentaglio la sopravvivenza delle e-cigarette in India, vietandone di fatto la libera produzione, vendita, distribuzione e importazione. La proposta del governo sostiene che, in base alla legge, qualsiasi strumento che nasca per essere usato come aiuto per smettere di fumare debba rientrare nella definizione di medicinale.
Molto critica, naturalmente, l’associazione dei consumatori indiani Avi, che ricorda che meno di tre mesi fa fu l’Alta Corte di Delhi a stabilire che, non avendo proprietà medicinali, le sigarette elettroniche non possono essere considerate medicine. E soprattutto, si chiedono i consumatori, perché proibire le e-cigarette e non le sigarette convenzionali. Perché proteggere il tabacco?

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