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SVAPOWORLD – Notizie internazionali dal 16 al 22 giugno

Mentre negli Stati Uniti il futuro del vaping è appeso ad un filo giudiziario, nel resto del mondo vengono prodotte sempre più ricerche a difesa e sostegno della sigaretta elettronica come strumento a rischio riidotto.

Usa Il futuro del mercato del vaping appeso alle decisioni di un giudice
Quel che sta accadendo attorno alle nuove regole per l’immissione sul mercato dei prodotti del vaping può rivoluzionare il mercato statunitense, e in peggio, spingendo all’angolo la fiorente e vivace industria indipendente del settore. Sui contenuti della normativa si è accennato nella rubrica della scorsa settimana. Ora, nell’approfondimento di Sigmagazine, si impone la questione dei tempi, legata a ricorsi giudiziari che verranno definitivamente sciolti fra un mese. Trenta giorni per capire come sarà il futuro del vaping negli Usa.

Terremoto a stelle e strisce: la sigaretta elettronica rischia di scomparire

 

Malesia Nessun divieto ma controlli più stringenti sull’ecig
Il governo della Malesia non ha alcuna intenzione di vietare la vendita e il consumo delle sigarette elettroniche ma introdurrà controlli più severi per ridurre il rischio che tali strumenti costituiscono per la salute pubblica. È la dichiarazione, in verità un po’ equivoca e in sé contraddittoria, rilasciata dal ministro aggiunto alla Sanità pubblica del paese asiatico, Lee Boon Chye.

Polonia Studio, il vapore passivo è una leggenda
Le preoccupazioni sul cosiddetto vapore passivo sono infondate. È il risultato cui giunge un nuovo studio condotto da Juul Labs e presentato nel corso del sesto Global Forum on Nicotine che si è svolto la scorsa settimana a Varsavia. Un risultato che peraltro conferma studi analoghi condotti nei mesi scorsi. Lo studio è stato condotto mettendo a confronto soggetti adulti utilizzatori di ecig e di sigarette tradizionali, misurando poi in ambienti diversi la qualità dell’aria. I dettagli tecnici del risultato nell’articolo che Sigmagazine ha dedicato alla ricerca.

Sigaretta elettronica, studio conferma minor tossicità rispetto al fumo

 

Usa Studio, i cartoni animati nelle pubblicità delle ecig spingono i giovani a svapare
Arriva dalla California la nuova offensiva americana contro il vaping giovanile. La settimana ha offerto un vero e proprio fuoco di fila, avviato con la pubblicazione di uno studio dell’University of Southern California, secondo il quale l’utilizzo di cartoni animati nelle pubblicità per le sigarette elettroniche può attirare un numero maggiore di giovani verso i prodotti contenenti nicotina. In particolare, i ricercatori hanno rilevato come tra coloro che non hanno mai utilizzato l’ecig l’immagine di un cartoon venga associata positivamente all’idea che quel prodotto è buono e aiuta a stringere nuovi legami sociali. Lo studio cita anche esperienze passate legate al mondo del tabacco, come l’invenzione del personaggio dei cartoni animati Joe Camel che negli anni Ottanta e Novanta del secolo scorso fece impennare le vendite del marchio della RJ Reynolds.

Usa San Francisco punta a essere la prima città vaping-free
La seconda offensiva ha come epicentro San Francisco. L’amministrazione cittadina vuol fare della metropoli californiana la prima grande città vaping-free: divieto di produzione e vendita delle sigarette elettroniche almeno fino a quando la Food and Drug Administration avrà completato e comunicato i risultati delle proprie ricerche sugli effetti del vaping sulla salute pubblica. La proposta specifica era stata presentata a marzo, ora il Consiglio dei supervisori, l’organo legislativo all’interno del governo della città, l’ha votata all’unanimità. Per l’operatività si attende il secondo voto, poi la firma del sindaco, cui seguiranno ancora sette mesi. La misura, secondo le autorità, sarebbe inquadrata negli sforzi per contrastare il fenomeno del vaping giovanile. Sigmagazine spiega in dettaglio la nuova legge e le proteste e le resistenze da parte di utenti e operatori del vaping.

San Francisco pronta a proibire la vendita di sigarette elettroniche

 

Usa La catena farmaceutica Cvs Health stanzia 10 mln dollari contro il vaping giovanile
La terza offensiva non è strettamente californiana ma riguarda gli interi Stati Uniti. Si tratta di un investimento di 10 milioni di dollari stanziati dalla famosa catena farmaceutica Cvs Health con l’obiettivo di combattere il fumo e il vaping giovanile. Verranno finanziati programmi appositi e strategie innovative che hanno lo scopo di provare a invertire quella che i dirigenti dell’azienda farmaceutica chiamano una tendenza evidente, l’aumento delle dipendenze giovanili.

Canada Fra i giovani, gli svapatori hanno superato i fumatori
Fronte giovanile caldo anche in Canada. Secondo i dati pubblicati dall’istituzione della Sanità pubblica di Ottawa, il numero dei giovani svapatori ha superato per la prima volta quello dei giovani fumatori. Il dato fornito si riferisce al 2017: il 10% dei giovani della capitale utilizzavano la sigaretta elettronica contro il 6% di chi consumava sigarette tradizionali. Un dato che, secondo quanto riporta Radio Canada, potrebbe spingere il ministero della Sanità canadese a suggerire misure come la limitazione della vendita di liquidi aromatizzati, considerati particolarmente apprezzati dai minorenni.

Gran Bretagna Ricerca inglese smentisce l’allarmismo sul vaping giovanile
Quando si passa dalle teorie basate su allarmismi e si passa ai fatti confortati dai dati reali, la tesi del vaping giovanile non regge. Non regge sicuramente in Gran Bretagna, dove un sondaggio annuale condotto dalla società di ricerche YouGov per conto del gruppo di pressione per la salute pubblica Ash (Action on Smoking and Health) smonta numero dopo numero il sensazionalismo attornjo alla presunta diffusione del vaping fra i giovanissimi (in qualche caso si è parlato di epidemia) e anche alla favola dell’effetto Gateway, la teoria che vede la sigaretta elettronica come anticamera di quella di tabacco. I risultati, in sintesi, dicono che la percentuale di giovani britannici fra gli 11 e i 18 anni che ha provato la sigaretta elettronica nel 2019 è quasi simile a quella del 2018 (il 15,4% rispetto al 16); che sono in leggero aumento i vaper attuali (4,9% contro il 3,4 del 2018) ma solo fra gli svapatori occasionali, cioè quelli che utilizzano l’e-cigarette meno di una volta alla settimana; che la percentuale dei vaper regolari in questa fascia di età, cioè chi svapa almeno una volta alla settimana, scende dallo 0,9% dello scorso anno allo 0,6; e infine che solo lo 0,8% dei giovanissimi che non ha mai fumato utilizza una sigaretta elettronica. Il resto della ricerca lo trovate nell’approfondimento di Sigmagazine.

FranciaUn nuovo studio smentisce ancora una volta l’effetto Gateway
E quanto complesso sia il tema del vaping tra i giovani è testimoniato da un’altra notizia proveniente questa volta dalla Francia. Un nuovo studio, realizzato da un team di ricercatori dell’Università di Saint-Etienne ha ancora una volta smentito l’ipotesi che la sigaretta elettronica rappresenti per i giovani l’anticamera della sigaretta tradizionale: il cosiddetto effetto Gateway. La ricerca ha coinvolto 1435 studenti di scuola superiore provenienti dall’area urbana di Saint-Etienne. La sintesi offerta dai ricercatori: “Il vaping tra gli adolescenti non sembra essere una modalità importante di ingresso nel fumo o per diventare dipendenti dalla nicotina”. I dettagli dello studio nell’approfondimento di Sigmagazine.

Canada – Ipotesi flaconi neutri per i liquidi di ecig
Come per i pacchetti di sigarette, anche per i liquidi di ecig potrebbe scoccare l’ora dei contenitori neutri. È la conseguenza della parificazione tra il tabacco e i prodotti liquidi da inalazione che potrebbe portare all’estensione ai liquidi delle norme vigenti per i pacchetti di sigarette (laddove in vigore). In Canada l’argomento è sul tappeto da tempo e un nuovo impulso è arrivato dalla responsabile della sanità pubblica di Ottawa, la dottoressa Vera Etches. La sua proposta prevede che nelle confezioni a tinta unita di colore marrone possano esserci solo il nome del liquido e del produttore, oltre tutte le frasi di pericolo e di avvertenze obbligatorie. L’approfondimento su Sigmagazine.

Confezione neutra anche per i liquidi della sigaretta elettronica?

 

Usa Massachusetts, l’ipotesi di una tassa del 75% solleva le proteste dei negozianti
Lo Stato del Massachusetts si appresta a imporre una tassa del 25 per cento sui prodotti del vaping. Una misura che ha già sollevato la vibrante protesta degli esercenti dei negozi specializzati che hanno chiesto al legislatore di riconsiderare l’aumento: ne sarebbero gravemente danneggiati negozianti e svapatori adulti che attraverso l’ecig stanno cercando di smettere di fumare.

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