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Anpvu: soddisfatti della dichiarazione Oms su sigarette elettroniche

L'associazione dei consumatori critica, invece, la leggerezza con cui i media hanno riportato le posizioni dell'Organizzazione mondiale di sanità.

Nel suo rapporto sul fumo 2019, l’Organizzazione mondiale di sanità “ha descritto i vaporizzatori personali come dispositivi che producono un minor numero di emissioni nocive rispetto ai prodotti del fumo combusto“.  Lo afferma il presidente dell’associazione italiana dei consumatori dei prodotti del vaping, Carmine Canino, dopo aver esaminato le 190 pagine del documento. E aggiunge. “Possiamo ritenerci soddisfatti di una tale dichiarazione“. D’altronde, continua Canino, è “del tutto comprensibile” che l’Oms esprima una posizione “cautelativa sulla potenziale tossicità dell’e-cig“, non potendo produrre report dettagliati su ogni liquido ed ogni hardware in commercio.
Il presidente di Anpvu esprime, invece, amarezza e indignazione per la leggerezza con cui gran parte della stampa generalista ha riportato i concetti espressi nel rapporto dell’organizzazione. “Tanti fumatori – commenta Canino – non proveranno i vaporizzatori personali perché non avranno modo di leggere il report e si affideranno ai titoloni dei giornali“. Il comunicato di Anpvu si conclude ribadendo l’impegno dell’associazione: “Noi di Anpvu ci impegneremo sempre perché sia veicolata l’informazione senza interpretazioni di sorta, confidando nel senso critico di ognuno“.
Ecco il testo integrale del comunicato:

L’Organizzazione mondiale della sanità nel “Who report on the global tobacco epidemic 2019” ha descritto i vaporizzatori personali come dispositivi che producono un minor numero di emissioni nocive rispetto ai prodotti da fumo combusto. Analizzando l’intero report, in cui per 190 pagine si argomenta sulla pericolosità del fumo su scala globale, possiamo ritenerci soddisfatti di una tale dichiarazione. La presenza di numerosi studi svolti senza uno standard e spesso non indipendenti, non ci faceva ben sperare, ed invece l’Oms ha espresso soltanto una posizione (del tutto comprensibile) estremamente cautelativa sull’incertezza riguardo la potenziale tossicità delle e-cig. Dobbiamo tenere presente che l’Oms non può ad oggi produrre un report dettagliato su ogni e-liquid o hardware in commercio, dichiarando che in ogni caso (qualsiasi liquido in qualsiasi sistema si utilizzi) i vaporizzatori personali sono indubbiamente esenti da tossicità. Oltretutto è facile comprendere come la posizione di un organismo a tutela della salute globale non possa esimersi dal tenere presente che in alcune realtà sociali le e-cig possano essere viste come dispositivi allettanti per i giovanissimi e che ci sia quindi la necessità di introdurre norme e regolamenti ad hoc che tutelino sia i consumatori in generale che i minori in particolare. Resta comunque l’amaro in bocca ed un senso di indignazione nell’animo di chi legge ciò che la stampa ha riportato dei concetti espressi dal report dell’Oms con leggerezza; tanti fumatori non proveranno i vaporizzatori personali perché non avranno modo di leggere il report e si affideranno ai titoloni dei giornali, noi di Anpvu ci impegneremo sempre perché sia veicolata l’informazione senza interpretazioni di sorta, confidando nel senso critico di ognuno“.

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